Delrio, De Benedetti e ‘il polso sul nostro paese’
Anche un venditore ambulante te la saprebbe raccontare meglio, la storiella. Delrio (ma perché tutti si ostinano a scriverlo Del Rio?) va a trovare Carlo De Benedetti, il fruttarolo vicino a casa. Per comprare un po’ di sedano e di erba (rigorosamente cipollina) sta un’oretta e la graffiante intervistatrice de La7, appostata al portone come solo un Navy Seals saprebbe fare, i e chiede de dicce de che ano parlato.
E il gran ciambellano di corte, sfoderando il suo ebetissimo sorriso, giunge a dire che il fruttarolo De Benedetti sarebbe un imprenditore italiano: italiano sì ma con tutti e due i piedi in Svizzera (dal 2009 è cittadino elvetico). E lui vede tanti imprenditori (va là che lo sapevamo già: anche ai piddisti piddini postcomunisti serve la grana) per “avere il polso sul nostro paese“. E’ già. Per sapere come siam messi bisogna sentire cos’ha da dire l’ingegnere e i confindustri (magari, potrebbe passare anche da queste parti). A proposito: come sta Sorgenia? No perché l’altro giorno era nella … menta, quella piperita (ma vedrete che una banca passerà con il mestolo a raccogliere quello che resta…).
Comunque, se Delrio lo butti nell’indifferenziata, quella si rivolta e te lo ricaccia indietro.