Dellai: il Trentino non più provincia ma comunità autonoma
Dellai ha pronunciato un bel discorso:
Il presidente Lorenzo Dellai tace sulla piazza di Trento, davanti alla folla in difesa dell’autonomia, e sceglie la platea del congresso della Cooperazione trentina per annunciare la prossima tappa di una storia politica che – per usare le sue parole – non dovrà mai fermarsi: “Il Trentino è Comunità autonoma. Con il dovuto rispetto verso le istituzioni, cercheremo il consenso per cambiare la Costituzione e definire meglio il nostro modello. Noi non siamo una provincia, definizione che è frutto della divisione geografica del centralista Regno sabaudo, noi siamo una comunità che ha nel suo Dna la capacità di autogovernarsi”. […]
In buona sostanza Dellai sta spostando il tiro dal concetto di provincia a quello di Comunità. La prima disegnata dal centralista regno sabaudo, la seconda forte di uomini e spirito e cuore. Fa bene, naturalmente, per quanto il concetto di comunità sia viscido e si possa plasmare come meglio si crede (da ambo le parti naturalmente, anche dal lato dello stato centralista intendo). Dellai può farlo dall’alto dei 40 anni di autonomia vera appena “celebrati”.
Dice, Dellai, “noi non siamo una provincia, siamo una comunità che ha nel suo dna la capacità di autogovernarsi”. Cosa dire al riguardo? Semplice.
Niente in contrario che Dellai si spari le sue seghe semantiche tra provincia e comunità. A noi, a tutti i bellunesi, non dispiacerebbe avere la Provincia di Belluno autonoma sul modello trentino, anche se i suoi confini risultano disegnati dal centralista regno sabaudo. Non ce ne fotterebbe proprio niente. Vero è che oggi non puoi aspirare all’Autonomia se non dimostri che ce l’hai nel sangue. Alzando anche barricate.