Della Comunità Montana unica cadorina: il canto del gallo (epilogo)
Sapete già come la penso (prima e seconda parte). C’è un pollaio, governato dalla Regione Veneto, nel quale le galline-sindaco razzolano. Ma, come in ogni buon pollaio, c’è anche il gallo. Nel nostro ce ne sono addirittura tre: Toscani, Reolon e Bond.
Ogni tanto le galline, obbedendo al bisogno ancestrale di mettersi in mostra e far sapere che “ci sono”, starnazzano. Il tema varia a seconda del momento. E’ successo da poco alle gallline di Lozzo, Cortina e Calalzo (quest’ultima per sottolineare dei distinguo più che condivisibili). Tema: Comunità Montana unica per tutto il Cadore.
Ha cantato anche il gallo-Toscani (a favore della “unicità”). Da qualche giorno ha cantato anche il gallo-Bond:
«Insensato parlare di unificarle. Si tagli in pianura». Di unificare le Comunità montane del Cadore non se ne parla nemmeno. Lo sostiene risolutamente Dario Bond che interviene bocciando, senza possibilità di appello, il collega che siede a Venezia Matteo Toscani. «Ma come fa un uomo di montagna a proporre simili iniziative – sbotta l’esponente azzurro – perché se si tratta di una mera questione economica chiudiamo gli enti della pianura, che insistono su un territorio montano solo per poco». […] « … Se crediamo nell’operato delle Comunità montane altro che unirle, dobbiamo invece dar loro ruoli e adeguate risorse, perché servono per rappresentare le necessità della popolazione e dare risposte. Pensare di accorparle significa non permettere che le istanze dei cittadini abbiano l’attenzione che meritano. E allora, se l’obiettivo è far cassa si tagli in pianura».
Va sottolineato che la sentenza di Bond, “Ma come fa un uomo di montagna a proporre simili iniziative“, non va applicata al nostro sindaco che, al primo vagito, non ha visto l’ombra del laris e del pezuó (una sorta di imprinting …).
Mi piacerebbe sentire anche l’acuto del gallo-Reolon. Tanto per darmi la certezza che non mi sbaglio. Non ci sposteremo di un millimetro.
Questo per dire, anche se i più avveduti lo hanno capito subito, che dell’unificazione delle comunità montane (qualunque senso possa avere) non gliene frega niente a nessuno. C’era il bisogno di starnazzare. Ed è questo che hanno fatto (e che continueranno a fare).