credevo fosse la volta buona per ‘la tartina del sindaco’, invece sono solo quelli del ‘Dacia on the road’
Ieri un lozzese mi ha chiesto se sapevo il motivo del ripristino per domenica 9 settembre dell’orario estivo di salita/discesa per Pian dei Buoi. “Non ne so niente” gli ho risposto, ma guardo sul sito del comune, ci sarà senz’altro. Muto come un granchio.
Sono stato assalito da un dubbio: vuoi vedere che stavolta è la volta buona per l’evento “La tartina del sindaco?” Dai che ve lo ricordate, l’evento che dovrebbe garantire che la caserma di Soracrepa è veramente e definitivamente tornata in seno alla … comunità di Lozzo di Cadore.
L’evento – non potete negarlo – servirebbe a cancellare quella gran brutta figura di m… ma cosa avete capito, mattacchione, figura di mattacchione nella quale è incorso il number one istituzionale lozzese allorquando in pompa magna, con un testo epico che – come ebbi già modo di dire fa letteralmente impallidire la Gerusalemme Liberata del Tasso -, entrando trionfalmente in ogni singolo desco lozzese declamò la solenne frase ad imperitura memoria: “Il Casermone appartiene a Lozzo e nessuno glielo toccherà mai più“.
La figura di m… mattacchione la fece ancorché temporaneamente infermo ma, vi ricorderete anche questo, in collegamento in videoconferenza con il vice mentre quest’ultimo penetrava spavaldo nell’arrendevole caserma che, per l’occasione, si concedeva senza grandi resistenze (e che altro avrebbe potuto fare, dopo cotanta insistenza 🙂 ).
Dicevo di essere stato assalito da questo dubbio. Ma poi mi sono detto che per quell’occasione il sindaco mi manderà sicuramente un caloroso invito, e con largo anticipo (perché devo prima uscire dal bunker), invito che in verità non ho ricevuto. E poi, ad ogni buon conto, pur ribadendo che vivo nel bunker, una eco del tam-tam mediatico-celebrativo sarebbe giunta anche a me.
Oggi transitando alle Spesse ho preso visione del motivo. No, niente tartine del sindaco, sono rimandate alla prossima primavera. Si tratta solo del Dacia on the road: dev’essere una carovana di omuncoli dediti a rituali compulsivi che consacrano la seconda più importante scoperta dell’uomo dopo il fuoco: la ruota.
La cosa eccezionale è che la carovana è sponsorizzata da National Geographic ed è seguita da uno stuolo di fotografi, giornalisti e – udite udite – blogger, sicché vi è la concreta possibilità che il “territorio” venga pro-mosso (mosso di sicuro, pro non lo so).
Però, sinceramente, la tappa che questi omuncoli hanno fatto tra Carnia e Cadore (Oltrepiave) mi ha letteralmente sbigottito. Magnifico il cavallo che dà di culo al dusterista (minuto: 1:08), esaltante il montaggio con il cartello “Cadore” e la spericolata narrazione che giunge a dire “nel pittoresco scenario di Sauris” (min. 5:00), esoterico il gelato di Vigo, non sapevo che fosse conosciuto in tutto il mondo (min. 8:20); il vigolato, me ne sono comprato 350 chili e me ne mangio una cazzuolata ogni sera, un orgasmo multiplo che neanche il punto G.
Avanti allora, con un altro Viaggio sfacciatamemente unico.
p.s. alert per l’Autofficina Da Pra Pocchiesa: pronti al recupero della Dacia