Cortina d’Ampezzo non è in decadenza, sta solo cambiando verso…
Già l’avevamo vista, la Regina, alle prese con il rimbalzo delle presenze turistiche alberghiere. Però insistono … e noi ci adeguiamo. Gli albergatori di colà dicono che:
Cortina d’Ampezzo non è in decadenza, sta solo cambiando verso. Il circo delle veline e dei tronisti è stato spodestato da una clientela più selezionata che desidera la tranquillità per riposarsi in uno dei luoghi indiscutibilmente più belli e affascinanti dell’arco alpino, così la pensano gli albergatori della Regina delle Dolomiti. […]
E a cambiar verso ci vuol tempo, certo. Tempo al tempo. Ma si prenda atto, perlomeno, che la decadenza c’è stata ed è tuttora in corso. Vi rendete conto – oh voi albergatori – che dal 2000 Cortina ha perso il 13,9% delle presenze mentre, nello stesso arco temporale, il Veneto ha guadagnato il 12,7%, l’Alto Adige il 22,7%, la Pusteria il 22,6% ?
Ce la fate a capirlo da soli o vi serve un aiutino?
Ah, dimenticavo. Mentre Cortina perdeva il 13,9%, l’Alta Pusteria (non presente nel grafico sottostante) – per confrontarsi con realtà più vicine territorialmente (Sesto, Dobbiaco… vi dice niente?) – guadagnava il 27,3% delle presenze turistiche (sempre rispetto al 2000).
Non è decadenza questa? E com’è che la chiamate? Declino! Ineluttabile declino? Ah no! Renzianamente, “sta cambiando verso“. Ma vaffangà va!
(OK!! Il Centro Cadore da allora ha perso il -37,5% mentre il Cadore Turistico (cioè tutto il Cadore senza Cortina) ha fatto anche peggio, -40,7%, che neanche se ne fai un altro Campione d’Italia col relativo casinò riesci a raddrizzargli la schiena; anche Auronzo saluta tutti dal basso del suo -20,5%, ma questo non dovrebbe autorizzare la Regina (di picche?) a leggere nella propria – dimostrata – decadenza, un cambiamento di verso (che pur ci auguriamo che compaia). Cortina è nella merda: l’unica fortuna è che le arriva al collo, mentre per il Cadore è da mo’ che lo ricopre del tutto, senza pertugio alcuno)