controllo del territorio: il materasso a molle PermaLoz
Due settimane fa, mentre attraversavo il ponte di Treponti, la mia acuta curiosità fu attratta da una fuggevole macchia chiara fra l’ancor svestita vegetazione, biancheggiante al di là dell’Ansiei di fianco al ponte de Cornon. Di ritorno mi fermai ad indagare scoprendo che trattavasi, anzi, trattasi, di set di materassi a molle tipo Permaloz.
Mi son detto: tenuto conto delle note capacità di controllo e verifica del territorio che assumono a sé tanto il sindaco che il vice del nostro amato borgo, tra qualche giorno sta roba sarà “bonificata”. Ma mentre rientravo in auto mi sono ricordato che il vice è specializzato in raccolta funghi (è in questa fase che diventa un vero segugio riguardo al controllo del territorio) e che tutti e due sono poi specializzati in escursionismo venatorio (conosciuta anche come caccia), entrambe attività autunnali.
Tuttavia, mi son detto, se i “segugi molecolari” ai vertici dell’amministrazione fossero in qualche modo distratti, possiamo sempre contare sulla capacità di coprire l’area extraurbana da parte della nostra polizia locale: con le dotazioni che ha – ormai lo sapete – risulta un gioco da ragazzi. Ho quindi desistito dal segnalare la cosa, certo che la garanzia di un dignitoso decoro urbano – a valere sia per gli autoctoni che per i turisti forestieri – alberghi fra le preoccupazioni apicali dei “nostri”.
Dicevo all’inizio che “trattasi”, non “trattavasi”, perché a distanza di due settimane la macchia biancheggiante è ancora lì (perlomeno ieri: non so se nottetempo Yoghi e/o Bubu hanno comandato …). Naturalmente i Permaloz possono essere lì da un mese, forse anche dall’anno scorso, dormienti sotto la neve.
Mi auguro che la segnalazione sià già stata fatta da qualcuno: è da escludere a questo punto la Polizia Locale, per le ben note motivazioni. Difficile, se sei di piantone in via Piave a regolare l’immenso flusso di autoveicoli di lì passanti – in ciò ubbidendo ad una argutissima disposizione del sindaco -, vedere cosa succede anche solo su n Val, senza andare fino a fianco del ponte de Cornon. Ma forse si deve solo pazientare affinché la complicata macchina comunale dell’assegnazione dei works compia il suo corso.