contributo ‘turistico’ delle manifestazioni culturali, folcloristiche, spettacoli e mostre…
L’Istat ci regala i dati (provvisori) “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero” relativi al 2016. Si tratta della domanda di turismo espressa dai residenti. Va detto subito che, per la prima volta dopo sette anni, si riscontrano finalmente variazioni positive rispetto all’anno precedente: i viaggi (cioè gli arrivi) hanno una variazione di +13,7%, le notti (le presenze) di +4,5%. Vedremo nei prossimi giorni qualche dato più in dettaglio.
Tra i diversi prospetti presentati ve ne sono di “curiosi”, come quello relativo al contributo dato ai flussi turistici dalle manifestazioni culturali e folcloristiche, dagli spettacoli e dalle mostre. Tale contributo (espresso dal “motivo di viaggio”) non supera neanche il 2%, fermandosi all’1,8% dei viaggi. Se si considera che il 3,6% relativo alla tipologia di vacanza “1-3 notti” è, praticamente, monopolizzato dal Carnevale, se ne deduce che il contributo delle altre manifestazioni culturali e/o folcloristiche, degli spettacoli e/o delle mostre è… ‘na cippa.