Consorteria Bim: pagliacci bellunioti al voto /13
Ieri abbiamo sentito quello della “convergenza unanime” (talmente convergenti che ci sono voluti più di 4 mesi per trovare il buco e metterci la toppa: cazzari!). Oggi altro rigurgito clownesco (è straoordinario come i circensi usino i giornali per farsi del male). Prima si dice:
«Abbiamo rispettato i patti – spiega Bruno Zanvit, sindaco di Voltago Agordino e in passato accostato alla presidenza Bim – e soprattutto abbiamo dimostrato che non è vero quello che è stato spesso detto in questi giorni e cioè che Agordino e Cadore si sarebbero messi di traverso. […] ».
Subito dopo:
«Durante l’incontro – spiega Zanvit – è stato detto sì a Soccal, ma è stato anche chiesto che la vicepresidenza vada a un sindaco agordino”. […]».
Dal che si evince che il sì a Soccal è in qualche modo vincolato ad altre condizioni, fra le quali la vicepresidenza all’agordino (anche se è il presidente che si sceglie il vice). E fin qui nessuno si scandalizza: è normale che i sindaci galletti-gonfino il petto e si sbeccottino tra loro per una poltrona (anche se, nevvero!, lo fanno sempre “per il loro territorio”). Ma non veniteci a dire che, in questi lunghi mesi di travagliata discussione, non vi siete messi di traverso, ché non vi crediamo neanche se ci togliete la nutella.
Oltretutto apparirebbero – come categoria – più coglioni di quanto già, senza sforzo, riescono ad apparire (a noi, in fondo, piacciono sindaci gladiatori, mica checche effeminate).