CONSIDERAZIONI SUL RECENTE PASSATO, SEMPRE DI ATTUALITA’
di Giuseppe Zanella
In data 18.1.2018 scrivevo per il Bloz l’articolo “il rebus delle urne e gli incerti destini dell’Italia” (qui link all’articolo). Oggi sono andato a rileggermi quelle considerazioni che allora mi ero permesso di sotto porre alla attenzione dei lettori del Bloz. A parte l’aspetto contingente delle vicende politiche di quel periodo (che in un certo senso appare lontano anni luce dai giorni nostri), ho potuto tuttavia scorgere e riscoprire anche una impressionante validità ed attualità sulle valutazioni di carattere generale che allora svolgevo.
Sono cambiati, è vero, i protagonisti ma gli eventi della politica nazionale, regionale, provinciale e locale hanno subito un ulteriore logoramento e sono ora sottoposti ad uno stress davvero difficilmente ipotizzabile soltanto fino a qualche mese fa. Non sto a riassumere nei particolari il contenuto di quelle mie trascorse argomentazioni, mi limito soltanto a riportare e sottolineare la chiusa di quello scritto che, a mio avviso, riveste una importante valutazione ed un monito significativo ai politici di ogni ordine e grado, monito dal quale si può trarre validi motivi di meditazione sul livello a cui è giunto oggi l’establishment che ci guida…
Si tratta di un aforisma di un certo William Shakespeare che mi permetto qui di citare nuovamente, valido, lo ripeto, per tutta la nostra classe politica che ci dirige, senza particolari riferimenti a chicchessia. Questo il pensiero del grande drammaturgo: “Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi”. E questo era allora il mio commento, che ripeto pari pari: “Io aggiungo, non solo idioti, ma anche disonesti ed inetti; i ciechi poi, a mio modo di vedere, sono tutti quelli che votano senza una corretta informazione; insomma, se siamo a questo punto, una grande colpa l’abbiamo anche noi elettori”.