Comunazzo: sindaco di Lozzo attore o spettatore?
Riguardo all’ipotesi del Comunazzo (comune unico del Centro Cadore), c’è qualcosa nella prosa del vostro sindaco che mi lascia perplesso. Seguitemi.
In un articolo apparso sul Corriere delle Alpi già preso in esame in un precedente post (quello dei fognatori), il vostro (è un virgolettato) dice (neretto mio):
«[…] Secondo le ultime notizie in materia di fusione, sembra si siano costituiti due blocchi: uno al quale fanno riferimento quelli occidentali del Centro Cadore; l’altro, che dovrebbe fare capo ad Auronzo. Oggi», ha concluso Manfreda, …
E tutto ciò mi lascia, davvero, perplesso.
Capisco una certa dose di prudenza nell’esprimersi su questa… “complessa” materia, ma, non viene anche a voi qualche dubbio?
In fondo è un sindaco. Va alle riunioni (ma ci va?) e quello che ci sa dire è che “secondo le ultime notizie in materia di fusione, sembra si siano costituiti due blocchi:…” ??? Signori, stiamo parlando di riunioni ai massimi vertici o di una briscoletta?? (tipo quelle dell’ex bar cooperativa, che i vecchietti sul viale del tramonto usavano per giungere a sera). Qui si tratta di fusione eh!
Il dubbio è: ma ci va alle riunioni sindacali? Se ci va, gli danno un sacchetto di pop-corn e lo mettono in un angolo o partecipa, alla pari, allo sbrogliamento della matassa fusionista?
Uno, insomma, si aspetterebbe di sentire un (qualsiasi) sindaco dire: “Dalle riunioni cui partecipiamo è emerso che…, tizio è dell’idea che…, caio è più incline a…, io sono invece convinto che… “. Invece no: “secondo le ultime notizie in materia di fusione, sembra si siano costituiti due blocchi…”.
Speriamo che il vostro sia solo afflitto dalla sindrome del girà ntorno l sanbughei, o che in alternativa abbia adottato l’uso di una parlata particolarmente felpata, elegantemente allusiva (dicono che…). Dico speriamo, perché potrebbe anche essere che le informazioni sull’argomento lui le apprenda, come noi, dai giornali. Non sarebbe la prima volta: vi ricordate al tempo del black out quando ci venne a dire – lui sindaco – che tutto ciò che sapeva lo sapeva per averlo letto sui giornali? Ecco l’amarcord:’Per fortuna c’era la stampa locale a tenerci informati …‘
Insomma, con questi precedenti un dubbio può anche sopravvenire.
(che il Comunazzo sia un’idea balzana l’ho detto in tempi non sospetti, e non solo perché diventerebbe – oltre ogni ragionevole dubbio – un comune del cazzo; 15.000 persone spalmate dalle Alpi alle Piramidi, 8 ex comuni che diventerebbero 16 frazioni, costituirebbero una melma senza alcun carattere distintivo; tuttavia va riconosciuto che il Comunazzo avrebbe un pregio: “mal comune mezzo gaudio” (si può arrivare, stiracchiando la cosa, ad un “muoia Sansone con tutti i filistei”); insomma, le rivalità e antipatie tra la gente dei singoli comuni, che in fase referendaria potrebbero dar luogo a sorprese, nel caso del Comunazzo verrebbero diluite omeopaticamente. Voglio dire che, paradossalmente, l’idea del Comunazzo potrebbe essere meglio digerita dalla gente, più di quanto succederebbe ragionando “a blocchi”)