commentario all’articolo ‘Via dalle strade tutte le campane’ /4
Per gli affezionati del commentario all’articolo sul CorrierAlpi “Via dalle strade tutte le campane” ecco i link delle puntate precedenti: prima, seconda e terza.
L’assessore all’ambiente della CM Centro Cadore e sindaco di Calalzo parla della necessità di eliminare le campane di raccolta dei rifiuti dalle strade e delle difficoltà che si frappongono al raggiungimento di tale obiettivo. Dalla pagina 34 del “Bignami del sindaco” l’assessore estrae la carta dell’orgoglio alpino e, noncurante del pericolo, getta il cuore oltre l’ostacolo:
«E non dobbiamo fermarci a considerare gli ostacoli che certamente troveremo per eliminare le campane dalle strade. […] «Ma noi», ha detto concludendo De Carlo, «dobbiamo fare come gli alpini che tendono al risultato massimo e non a quello minimo».
Non so voi, ma io lascerei stare gli “alpini” (la cui iniziale andrebbe maiuscolata, riferendosi in questo caso al “corpo”): a me basterebbe che questi sindaci si comportassero da uomini normali (noi già lo siamo), senza andare a ravanare fra i corpi dell’esercito, evocando epiche imprese nelle quali i prodi e valorosi tenderebbero … al massimo e non al minimo.
C’è da chiedersi, pensando all’affondamento della corazzata Bim-Gsp della quale questi sindaci, insieme a tutto il resto della categoria bellunese, sono responsabili, a quale corpo si potrebbe mai fare riferimento: anche qui agli alpini? Sembrerebbe proprio di sì a vedere i risultati e seguendo la chiave interpretativa proposta dall’assessore: quello scempio che abbiamo davanti gli occhi è in effetti un risultato massimo. Per creare situazioni di tale vergogna ci vogliono, è vero, Corpi Speciali.
Forse, trattandosi di vero e proprio affondamento, sarebbe più consono pensare ai Navy Seals o ai più nostrani Incursori. Chi, invece, pensa a ciò che è successo a Bim-Gsp come ad un “atto terroristico istituzionale“, volgerà probabilmente il pensiero ai Pasdaran, ai Taliban, ai Gruppi anarchici anti imperialisti. Gli Alpini no, non vengono in mente, davvero.
E neanche volgendo lo sguardo al passato, a ciò che i “guru della differenziata” hanno saputo fare, vengono in mente gli Alpini. E guardando avanti invece, guardando pure all’eliminazione delle campane, vediamo, molto semplicemente, una storia già scritta che basta umilmente ripercorrere.
(immagine: valtrompianews.it)