Comitato Acqua Bene Comune di Belluno ai vertici di Bim Gsp: tornatevene a casa!
Ieri il Comitato bellunese Acqua Bene Comune, durante il presidio pubblico presso la sede del Bim Gsp, ha chiesto nuovamente le dimissioni dei vertici di Bim Gsp:
«perché responsabili di una mala gestione della societa’ che ha provocato un buco di bilancio di decine di milioni di euro.
Perché pretendiamo che gli amministratori locali che in questi anni non hanno vigilato sull’operato di bim gsp si assumano le proprie responsabilità e trovino una soluzione per non scaricare sui cittadini i costi della malagestione di Gsp.
Perché pretendiamo che d’ora in poi la gestione sia trasparente e vi sia la possibilità da parte dei cittadini di controllare l’operato societario, di accedere ai bilanci e di avere la possibilità di essere presenti nei luoghi dove vengono prese le decisioni.
Perché chi sbaglia deve pagare!»
«Scambiamo i debiti con i crediti» è stata la risposta della direzione Bim Gsp, che considera crediti nei confronti dell’Aato, cioè dei Comuni, i 28,8 milioni per adeguamento tariffario. Benché degli aumenti siano stati applicati negli ultimi 7 anni, come recitavano i cartelli dei manifestanti.
Il dato certo, per stessa ammissione di Bim Gsp è che il debito con le banche è di 51 milioni di euro.
Di una società a capitale pubblico che vende l’acqua ai cittadini in regime di assoluto monopolio.
(fonte: Bellunopress)