class action contro il rincaro Bim-Gsp (o del dilemma dello scimmione)
Era il 24 marzo e scrivevo l’articolo:
magari alla class action c’arrivano prima i cittadini contro i sindaci del Bim-Gsp che questi contro l’Enel…
[…]Ovviamente è presto per dire se tutto ciò scaturirà in una vera e propria azione legale “contro i sindakos”. Ma magari, chissà, potrebbe essere che con la class action c’arrivino prima i cittadini contro i sindaci del buco Bim-Gsp che questi ultimi contro l’Enel per il black-out di Natale (riguardo a quest’ultimo punto: a mio parere i sindaci se la stanno facendo sotto per le loro eventuali responsabilità, stante anche la fumosa normativa riguardante le problematiche connesse alle vicende occorse, quindi la class action contro l’Enel non si farà, ma posso sbagliarmi. Vedremo.).
Della class action sbandierata dai sindakos contro Enel?
Siamo ancora al niente di fatto.
Invece,
quella promossa dai cittadini contro il rincaro del 30% della bolletta …:
Sarà discussa giovedì 22 maggio a Milano, dinanzi al Tar, Tribunale amministrativo regionale della Lombardia (competente per materia), la questione del rincaro delle bollette dell’acqua applicato da Bim Gsp ed impugnato attraverso la class action promossa dall’Associazione Sorgente trasparente.
A difendere gli interessi dei cittadini gli avvocati Alberto Pagnoscin e Augusto Palese del Foro di Venezia, che nel ricorso hanno contestato i rincari del 29,4% (16,4% aumenti + 13% adeguamento tariffario e interessi passivi) applicati da Gsp a far data dal 01.01.2014 e fino al 31.12.2020 pari ad aumento stimato di 1.000- 1.200 euro a famiglia. […]
E’ giusto che oggi a pagare della “mala gestione” siano solo i cittadini?
Il verdetto spetta ai giudici amministrativi.
“Già alla fine della prossima settimana dovremmo saperne di più” assicura Simona Lorenzon, presidente dell’Associazione Sorgente trasparente che insieme all’Hosteria da Ciccio di Baldenich si è fatta promotrice della class action con la raccolta di 40mila firme. “Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che a vario titolo, edicolanti e delegati di zona, hanno collaborato in tutta la provincia a raccogliere le adesioni”.
A qualsiasi esito giunga l’azione promossa dall’Associazione Sorgente Trasparente, una cosa è comunque certa: se nei 10 anni trascorsi dall’inizio dell’avventura del buco dell’acqua, al posto di mandare i sindaci che abbiamo mandato per gestire quel carrozzone avessimo delegato uno scimpanzè, un gorilla ed un orango tango – anche senza fare un casting – a quest’ora questa puzza demmerda che si sente non sarebbe così forte (tale assunto è conosciuto anche con il nome più esotico di dilemma dello scimmione).