Centro visite del Parco naturale delle Tre Cime: record di visite
Quando la Provincia Autonoma di Bolzano decise di cambiare la denominazione del “Parco naturale Dolomiti di Sesto” in “Parco naturale Tre Cime”, in campo bellunese qualcuno si dimostrò indignato e l’amministrazione di Auronzo spedì una nota di protesta a Bolzano.
Fra i vari punti che presi in considerazione in un mio articolo del 28 marzo 2010, riporto qui gli ultimi tre:
- a casa nostra comandiamo noi (aspirazione auronzano-cadorina-bellunese, che resterà tale), a casa loro comandano loro (realtà sancita, in particolare, dalla loro Autonomia, occorre ricordarlo?); giova rammentare anche che “a Bolzano” la decisione è stata presa con il voto contrario del solo comune di Sesto, come sembra giusto);
- la Provincia Autonoma di Bolzano FA marketing turistico-territoriale; la nostra fa masturbazioni turistico-territoriali, senza alcun godimento, peraltro;
- invece che mostrarsi indignati (a parte le ragioni elettoralistiche di Oscar De Bona), perché non pensare a come “sfruttare a traino” questo cambio di denominazione che, alla fin fine, potrebbe risultare più utile che dannoso (perché, per esempio, non costituire il “Parco storico delle Tre Cime“, in territorio auronzano, con divagazioni transfrontaliere che ovviamente non mancano affatto, ma, allo stesso tempo, mettere in luce le aree (auronzane) di elevata naturalità (ve ne sono), adiacenti il “Parco vero”, che non fanno parte di esso solo per ragioni “amministrative” ?
Nonostante il “no” di Auronzo (21 aprile 2010), la Provincia di Bolzano ha adottato il provvedimento di ridenominazione alla Sante Lichieri, “così è deciso, l’udienza è tolta“. E non c’erano dubbi al riguardo.
Vi è da tener in debito conto che il sindaco di Dobbiaco, Bernhard Mair, aveva formulato la proposta che Auronzo entrasse a far parte del Parco. Un po’ bruschi ma precisi e soprattutto essenziali.
Al terzo dei punti precedenti anch’io dunque auspicavo che, invece di mostrarsi indignati (per la ridenominazione), noi bellunesi (il Centro Cadore ed Auronzo in primis) potessimo trarre in qualche modo beneficio da questa situazione.
Ed il 30 giugno 2010 la nostra Provincia ci provava:
[…] Si è svolto questa mattina, a Palazzo Ferro Fini, l´incontro sulle Tre Cime di Lavaredo, fra il vicepresidente del Consiglio regionale, Matteo Toscani, l´assessore ai parchi del Veneto, Franco Manzato, il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, la Giunta comunale di Auronzo e il consigliere di minoranza dello stesso Comune, Silvano Martini. «Quello di oggi è stato un incontro interlocutorio – ha commentato Bottacin – . Si è trattato di un momento importante, in cui si è scelto di far elaborare un progetto di adesione al Parco da parte di un tavolo tecnico». «In ogni caso, sarà importante salvaguardare l´autonomia del territorio veneto e nulla deve essere imposto dall´alto – ha proseguito Bottacin – . Stiamo lavorando tutti insieme per trovare una soluzione, la migliore, ovvero quella che non penalizzerà alcuna delle parti coinvolte»
Non so onestamente a quale punto sia giunta l’elaborazione del progetto di adesione al Parco da parte del tavolo tecnico bellunese. So invece che con l’uscita della Camera di commercio la situazione di Dolomiti Turismo è diventata tragica, tipo “disarmo” e se ne paventa la chiusura.
Nel frattempo un comunicato stampa della Provincia di Bolzano ci informa che vi è stata un’affluenza record in luglio al Centro visite del Parco naturale delle Tre Cime. “Il Centro visite del Parco Naturale Tre Cime che ha sede presso il Grand Hotel Dobbiaco ha raggiunto nel mese di luglio il numero record di 9000 visitatori, ben 1250 in più rispetto al luglio del 2010.”
Tutto il resto non conta.
Foto: Provincia di Bolzano