In quel di Cortina si sono accorti che a febbraio il flusso di turisti ha avuto una bella impennata. Ed allora si son dati da fare per farlo sapere in giro. Anche il Corriere del Veneto ne ha parlato:
Cortina, boom di arrivi: più 15%
Sono più che lusinghieri per Cortina d’Ampezzo i dati sul turismo di febbraio 2013, con un boom negli arrivi e nelle presenze degli stranieri: più 15% e 13% rispetto al febbraio 2012. «Merito di una strategia vincente – dice l’assessore al turismo, Marco Ghedina – che ha saputo puntare su sport e apertura internazionale.
Ora, si dà il caso che febbraio venga dopo gennaio, dal ché si deduce logicamente che gennaio viene prima di esso. A gennaio, dunque, mese in cui non è certo mancata la neve (quest’anno la presenza della neve è stata semmai una gran rottura di copertoni da tanta ne è arrivata), i flussi turistici a Cortina sono stati a dir poco un tonfo ‘catastrofico’ rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: meno 5,9% di presenze e meno 4,5% di arrivi (nonostante l’aumento provvidenziale degli stranieri; vedi tabella dati sottostante). Non solo: per febbraio, se dal lato degli arrivi si può sorridere, da quello delle presenze – sono queste che si convertono in fatturato – non proprio, visto che globalmente sono aumentate di un non eclatante 0,7% (ok, meglio di niente, ma almeno ditelo).
Una strategia che sia tale, soprattutto in campo turistico, ha un orizzonte temporale di almeno – almeno – tre anni, normalmente cinque, ma ve ne sono tali i cui effetti si misurano a 10 anni e più. Egregio assessore Ghedina, quale sarà mai stata la strategia cui lei fa riferimento, messa in atto da un mese all’altro, che può aver prodotto un così lusinghiero risultato per febbraio, tanto più lusinghiero se rapportato a quello del mese precedente colorato di un tenebroso, orrido, catastrofico nero?
Ancora. Egregio assessore Ghedina, ammesso che si possa definire strategia qualsiasi cosa messa in campo da un mese all’altro (ripeto, viene da ridere a crepapelle soprattutto se si parla di turismo invernale), se quella di febbraio “è stata vincente”, come lei dichiara, quella di gennaio come la definirebbe, una gigantesca inc..ata??
Al personaggio capita di vestire i panni del politico – anche se di second’ordine e inquadrato nei ranghi amministrativi – quindi il fatto che racconti le sole “verità” che fanno comodo non è uno scandalo (il suo superiore, tal Franceschi, ha fatto scuola), non certamente per noi abituati a leggere sempre tra le righe. Ma ci vuole buon gusto ed equilibrio anche a raccontare le mezze verità.
Allora, assessore, qual è questa strategia? Forse che a Cortina, mentre si “assaporava” l’inferno di gennaio, qualcuno ha calato vistosamente le braghe, magari ritoccando i prezzi alle settimane bianche? Tutto qua o la strategia è più complessa?