Dicevamo ieri della posizione non propriamente esaltante dell’Italia nella classifica mondiale 2013 degli arrivi turistici. Quinto posto dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina per arrivi; sesto posto dopo Stati Uniti, Spagna, Francia, Cina e Macao (Cina) per entrate turistiche (schei)(vedi prima tabella).
La seconda tabella riporta i dati degli arrivi (c’è più di un miliarduccio di persone che se ne vanno in giro… overnight) suddivisi per aree continentali dal 1990 al 2013 (vedi la mappa mondiale di fine articolo per valutare la suddivisione adottata dall’UNWTO), la terza quelli delle entrate (cambiamenti percentuali anno su anno dal 2009 al 2013, quote di mercato 2013, valori delle entrate in termini assoluti e per arrivo in dollari ed euro).
Che i governi succedutisi finora siano stati inetti alla quintessenza è realtà sotto gli occhi di tutti. Che la gestione della risorsa turismo abbia avuto in sede nazionale attori di vergognose capacità è altrettanto noto (basta guardare il sito italia.it, quello che è costato e il risultato finale: un letamaio di click).
Tuttavia il titolo dell’articolo (Fatto Quotidiano) prima (scivola), e il testo poi (è scivolata), inducono a credere che il Bel Paese sia in quinta posizione nel panorama degli arrivi turistici internazionali da poco tempo.
Non è così: fu a metà degli anni Novanta che l’Italia (scivolò) perse la prima posizione in Europa scalzata da Francia e Spagna e da allora è laggiù, retrocessa alla quinta posizione a livello mondiale (pur disponendo di una stimata metà del patrominio artistico-culturale del globo bla bla ed avendo avuto in regalo lande di inestimabile valore paesaggistico bla bla).
Comunque concordo con l’analisi di fondo: sperare che i cocoriti del governo renzie riescano a stimolare adeguatamente l’industria turistica italica, sottraendola al cupo destino cui sembra avviata nella competizione internazionale (tenendo conto che le realtà regionali sono molto disparate) è puro atto di fede.
Va però detto che, comunque, l’industria turistica italiana è cresciuta in termini di arrivi anno su anno: del 5,7% nel 2011 (sul 2010), dello 0,5% nel 12/11, del 2,5% nel 13/12, così come è cresciuto (non nel 2012) il fatturato (in milioni di US$: 43.000 nel 2011, 41.185 nel 2012, 43.912 nel 2013).
E’ nella competizione che l’Italia è fottuta.
Turismo, la riforma di cui nessuno parla. E l’Italia scivola al quinto posto nel mondo
[…] L’Italia, secondo la classifica mondiale per arrivi internazionali, è scivolata al quinto posto, dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina. E mentre il ministro Dario Franceschini vara il decreto sul turismo – convertito in legge il 28 luglio – per risalire la china bisogna fare i conti con i piani decennali dei competitor più agguerriti: francesi e spagnoli.
Al netto del fatto che se fai marketing turistico hai anche licenza per sparare puttanate su tutti i fronti, AIT torna a parlare dei percorsi detox, percorsi vacanzieri che avrebbero la singolare caratteristica di estraniare dai gorghi del web chi ci si ficca per tutto il resto dell’anno.
Avevamo gia visto la novella agenzia dei confindustri bellunesi alle prese con i detox ad aprile, con un articolo ad ispirazione himalayana, facendo esso riferimento – ad aprile – al re dei percorsi detox, l’Alta via dei Silenzi n.6 (già il titolo suggerisce quanto lisergica sia stata l’ispirazione alla riportata narrazione): AIT Dolomiti, i percorsi detox e l’osteria numero sei.
Staccare la spina. Secondo una ricerca condotta dalla società di consulenza turistica JFC, di cui è amministratore unico Massimo Feruzzi, sono il 42,7% gli italiani che si dicono pronti a trascorrere una vacanza lontana dal web. Per la maggior parte di loro, la vacanza detox deve essere in una località di “montagna o appennino” (32,5%). […]
E già qui la Maiella maiala e tutto l’Appennino (quello con la a maiuscola) – col permesso del Gran Sasso – hanno sollevato la testa, si sono girati ed hanno alzato al cielo quel dito (quello coadiuvante l’orgasmo garantito delle signore). Perché la vacanza detox, signori miei, “deve essere in una località di “montagna o appennino” (e lo dice la cazzosissima percentuale del 32,5%).
E mi viene in mente quello che chiede “tu cosa fai?” e ha in risposta “il musicista“. Al che ribatte “No, di mestiere dico“. E l’altro conferma con decisione: “Il m-u-s-i-c-i-s-t-a!!“. Ecco, è come chiedere all’Appennino “tu cosa fai?” e, sentendosi rispondere “la Montagna“, incalzare con un “No, di mestiere dico, cosa fai?“.
Cazzo, faccio la Montagna, sono la Montagna, come vuoi che te lo spieghi!!
Ma fa niente: se volete disintossicarvi dal web (momentaneamente) l’offerta è ricca potendo scegliere fra la montagna o l’appennino (l’Appennino no, perché ha ancora il dito alzato in segno di composta irritazione). Ricordo che, fatta eccezione per il pericolo di saturnismo, anche a livello del mare – per esempio ai Piombi di Venezia – ci si può disintossicare dal web con notevole soddisfazione (soprattutto per quelli che restano fuori).
Riguardo a ciò che il Finozzi s’era lasciato scappare all’ultimo canto del gallo sui movimenti turistici… io “lo dissi”:
Se tanto mi dà tanto, pensando a come dovrebbe andare il 2014, io ‘na strizzatina ai coglioni me la darei.
E mi riferivo al fatto che quando parla costui, la sfiga s’inebria. Dunque, il nostro assessore riferendosi ai dati di fine aprile ebbe a dire:
“Insomma forse ci siamo, ovvero la crisi sembra davvero allentare la presa e tornano anche gli italiani, che negli ultimi anni hanno fatto registrare cali anche a due cifre, mentre prosegue la crescita dei turisti stranieri. Se il buon giorno si vede dal mattino i dati fanno ben sperare per una stagione estiva che si annuncia buona. Se il trend fosse mantenuto, a fine 2014 avremmo un record assoluto di arrivi e presenze turistiche. Le statistiche – aggiunge – ad aprile confrontano tra l’altro periodi che sia nel 2013 sia nell’anno corrente sono comprensivi della Pasqua ”.
Avendole prese nei denti due anni prima, l’assessore ha adottato in questa circostanza una formula dubitativa (forse ci siamo, se il trend…) ma, come ripeto, quando il Finozzi ci prova, la sfiga s’inebria. Infatti le presenze in Veneto sono passate dal +7,6% di aprile al -1,9% di maggio. Nel frattempo a luglio è giunta tanta di quella pioggia che c’è gente che gira stabilmente con la muta. Speriamo in un agosto più augusteo. Ma intanto esortiamo l’assessore: Finozzi, please, sera chel bocal!
Per i dati dolomitici sulle presenze: Cortina segna un +1,9% da inizio anno mentre Auronzo tiene con un -0,1%. Soffre il STL-Dolomiti con -3,5% e anche l’Alto Adige registra un calo del -3,5% (con l’Alta Pusteria che segna un +0,6%). Comelico Superiore continua euforico a +13%, ma son “quattro gatti” (941 presenze in più dall’inizio dell’anno su un totale di 7.248 nel 2013).
Era più o meno un anno fa quando Google lanciava anche in Italia il programma Trekker di Street View. E a quel tempo mi venne quasi la voglia di partecipare. Mi dissi che in fondo uno zaino di 18 chili non era (ancora) un problema e che i sentieri delle Dolomiti che avrei potuto documentare, almeno quelli del Centro Cadore, li conoscevoabbastanzabene!
Insomma, avrei potuto essere un primo cretino. Ma poi feci calcolo che avevo ancora diverse cosette serie da portare (o perlomeno cercare di portare) a termine ed altre meno serie, come pettinar bambole e smacchiare giaguari, che comunque mi attendevano. E lasciai perdere, all’ultimo minuto, l’invio di quella richiesta.
E chissà perché volsi il pensiero ai nostri enti amministrativi ed in particolare ai sindaci: mi dissi che ne basterebbe uno, anche uno dei mefitici della Magnifica Banda, da scuotere dal torpore: “Vieni avanti, cretino!“.
Poi volsi il medesimo pensiero alle nostre associazioni di categoria, ai lustrascarpe, ma anche agli operatori del commercio e del turismo e, ancora, mi salì alla testa quella perentoria esclamazione “Vieni avanti, cretino!”.
E quindi pensai alla cosiddetta società civile, agli alpini, ai fanti, ai pompinatori, ai pompieri, ai caisti, ai soccorritorialpini, ai referendari, ai monarchici, ai panchinari, ai mipiacisti, ai cooperativisti sociali… Insomma, pensai ai fermenti vivi che danno luogo alla nostra composita comunità. E anche in questa occasione, insopprimibile, … “Vieni avanti, cretino!”.
(non che mi piaccia proprio al 100% questo approccio invadente ma il mondo è fatto anche di teste di birillo che bisogna assecondare. Vara, vara: ghe se anca Venessssia))
Tutto ciò per chiedere a chi è in ascolto: ma ‘sto cretino, si è poi fatto avanti?
(sommessamente: avevo poi pensato di mappare anche l’altopiano di Pian dei Buoi, con tutte le emergenze storiche che orbitano attorno al villaggio militare di Col Vidal; e poi avrei voluto mappare il paese di Lozzo burela par burela, bancia par bancia; e poi ciò che di meglio possiamo offrire … le zoccole di montagna e poi e poi … e nelle Four Seasons, naturalmente!)
Vieni avanti, cretino!
p.s. @Jim, ti prego, prima di gettarti nell’arena, fai un bel respiro (anche allora c’era di mezzo Google Street)
‘Sta Fondazione è un fulmine, ragazzi! Cinque anni cinque per produrre la bellezza di 15 cartelloni pubblicitari (col cazzo che sono promozionali: la gente quando li vede è già qui). Comunque tocchiamoci le palle perché, a quanto dicono, “mancano ancora un paio di modifiche” e, sapete, la legge di Murphy non va mai a letto.
Ma il calvario non è finito, bisognerà anche posizionarli. E in questo caso va notato che:
… quindi entro la fine di agosto contiamo di averli presenti sul nostro territorio. Speriamo anche che le condizioni meteo siano favorevoli all’installazione
Ok, i posti sssssstrategici in cui si è scelto di posizionarli non sono proprio a fondo valle, ma, porca di quella puttana, a parte una sbrisa di neve, eventualità più che normale dopo il 20 di agosto a certe quote, che cavolo vuoi che succeda al punto da sperare che “le condizioni meteo siano favorevoli all’installazione“?
Ci sono due buchi da fare, va mica eretta una nuova statua di Rodi eh!
Compassionevole lo sforzo per posizionarli proprio alla fine della stagione turistica (se non altro pronti per quella che verrà) anche in virtù del fatto che, di lì a qualche mese, saranno (magari) coperti da 2-3 metri di neve (il magari tiene conto del fatto che, allo stato, non sappiamo se gli “uneschi” abbiano tenuto conto di questo problema; il dubbio, visto come vanno le cose, è più che fondato).
(no, a queste condizioni – davvero – non si va da nessuna parte; comunque, se tanto mi dà tanto, non è che conviene aspettare la prossima primavera alla fine del disgelo?)
BELLUNO. I tabelloni promozionali Dolomiti Unesco saranno installati entro il mese di agosto. Ad assicurarlo sono il segretario generale della Fondazione Unesco Marcella Morandini e il dirigente della Provincia di Belluno Gabriella Faoro. «I tabelloni sono in fase di stampa», spiegano, «mancano ancora un paio di modifiche e saranno pronti». «Per il posizionamento ci vorranno circa due settimane», precisa la Faoro, «quindi entro la fine di agosto contiamo di averli presenti sul nostro territorio. Speriamo anche che le condizioni meteo siano favorevoli all’installazione».[…]