Ora glie ne possiamo dire quattro, come Omen alla sua cara signora (quella che barrisce via telefono…). Lo scenario che avevamo dato per il 2014 riguardo alle quote detenute dai vari comuni nell’Auronzina, con Auronzo all’ 87,5%, Vigo al 10,0%, Lorenzago all’1,8% e Lozzo allo 0,65%, è cambiato. Non proprio radicalmente, ma vi sono motivi per credere che si possa andare dalla matrigna e battere i pugni sul tavolo.
Dunque, i rapporti ora sono così determinati: Auronzo 86,3%, Vigo 10,4%, Lorenzago 2,5% e Lozzo 0,8%.
Ma, soprattutto, la prestazione così opaca data dalla matrigna – un sonnolento 0,7% – stona con i ruggiti delle sguattere (qui dettaglio). Inoltre, cambiando leggermente prospettiva, va anche detto che quell’aumento di 6.433 presenze che si sono registrate in Auronzina, sono dovute per il 35% a Lorenzago, per il 27% a Vigo, per il 9% a Lozzo e “solo” per il 29% ad Auronzo.
Che la matrigna abbia consumato troppe risorse in campo marketing a favore delle ancelle oltrepiavesi (la sguattera lozzese s’è unita all’ambaradan solo da ieri) tanto da patirne le conseguenze in termini di crescita delle presenze che appaiono – come si suol dire – da prefisso telefonico?
Sia come sia, una profonda e meditata riflessione si impone.
(insomma: come mai, in termini di presenze, Auronzo (0,7%) sottoperforma di 10 volte il risultato di Cortina (7,2%) ? L’anno scorso la prima era calata del 2%, la seconda del 2,2%!)
(avrete notato il garbo: “sottoperforma” è più gentile di “fa 10 volte peggio di…”)