il porta a porta della Val Boite
La parte finale di un commento di talaren all’articolo Lozzo di Cadore: ora possiamo fare la cacca nel vasetto! mi ha spinto a scrivere questo breve post.
Provate a verificare quali siano i comuni che attualmente affollano le cronache dei giornali riguardo al cosiddetto porta a porta nella raccolta differenziata. Provate, per esempio, a dare una occhiata a questa ricerca sul Corriere delle Alpi. Se la ricerca la fate da soli ricordatevi di porre “porta a porta” fra virgolette altrimenti il motore vi presenterà i risultati delle partite di calcio con tutti i gol segnati in … porta.
Troverete i comuni di Zoldo Alto, quelli dell’Agordino, poi Lamon, Quero … e poi quelli centro cadorini di Lozzo, Pieve, Calalzo, Lorenzago, Domegge. Non vi linco i singoli articoli di esempio, ma potete verificare di persona.
Andate pure avanti alla seconda e terza pagina della ricerca. Troverete la cosa paradossalmente ovvia. Quelli che oggi sgomitano per tentare di far sapere a tutti che loro, oggi, sarebbero al top nella raccolta differenziata, negli ultimi 10 anni più che “top” sono stati delle … panteane! Consiglierei a costoro un profilo comunicativo un attimino meno fragoroso.
Come mai non compaiono i comuni della Val Boite?
Semplice.
In Val Boite il porta a porta
lo fanno dal 2003.
Nota bene: la raccolta domiciliare in realtà è partita addirittura nel 2001, ma si può ritenere che sia andata a regime nel 2003.