anche i dipendenti non pagherebbero le tasse (se solo potessero)
L’evasione non è un problema di categoria sociale. Le tasse sono un furto, sempre. Ed i dipendenti evaderebbero le tasse come tutti gli altri, se lo potessero fare. Accettata la necessità dello “Stato minimo”, l’evasione sarebbe fenomeno fisiologicamente contenuto se il livello della spremitura da esso esercitato, che non va dimenticato ha il monopolio della violenza, fosse funzionale al suo solo mantenimento. Le tasse vanno versate il più vicino possibile ai centri politici che ne decideranno l’utilizzo, unica garanzia a disposizione dei cittadini per poterne controllare allocazione, funzionalità ed efficienza. Federalismo, unica strada.
I dipendenti non pagano le tasse
Ma davvero, come ha sostenuto inopinatamente l’ubiquo segretario della Fiom, Landini, qualche settimana fa chez Santoro, i dipendenti sarebbero, testuale, “gli unici italiani che pagano tutte le tasse”? Per niente! Anzi, al contrario, i dipendenti non pagano affatto le tasse (non li ho mai visti versare l’Irpef o i contributi Inps) ma sono i loro datori di lavoro a farlo al loro posto, come sostituti d’imposta, ovvero vengono costretti a fare i gabellieri per lo Stato (e per di più gratis: almeno Equitalia si fa pagare!).
Dubito infatti che, se i dipendenti ricevessero in busta paga l’intero stipendio lordo, ne darebbero spontaneamente la metà allo Stato: se ne ha conferma nel doppio lavoro (specialmente dei dipendenti pubblici che hanno tanto tempo libero e tassi di assenteismo doppi o tripli dei privati) che non viene mai dichiarato e nel fenomeno degli affitti in nero delle seconde case.
Infatti non si deve cedere al manicheismo e al luogo-comunismo di dividere gli italiani in autonomi naturaliter evasori, e in dipendenti ”onesti”, come se esistessero gli evasori come tipo sociale (magari con la barba sfatta come da spot di propaganda del Governo !) e non, piuttosto, l’evasione fiscale come fenomeno fisiologico (la reazione dei cittadini…all’invasione fiscale…dello Stato) che esiste in tutto il mondo e che riguarda tutti, dipendenti ed indipendenti.Tantomeno pagano le tasse i dipendenti pubblici succitati, anzi. Essi sono pagati proprio con le tasse prelevate al settore produttivo, come ci ricorda il sociologo Ricolfi nel saggio “Il sacco del Nord”. (da theFrontPage.it)