A sorpresa i consiglieri di maggioranza di Lozzo di Cadore hanno detto “NO al rastrellamento di Loreto“.
Quella che tutti consideravano (a torto) una schiera di “scimmie ammaestrate del governo” di antica memoria, atta solo ad alzare la mano, in ogni caso dopo il buon esempio anticipato da almeno uno dei “virtuosi”, ha dimostrato questa volta un certo carattere.
Essi si sono infatti pronunciati contro la precettazione imposta dal sindaco ed hanno espresso il proprio dissenso aprendo un nuovo gruppo su facebook cui hanno proprio dato il nome di “NO al rastrellamento di Loreto”.
Come si ricorderà, il sindaco aveva precettato, oltre ai consiglieri, anche Cacciatori, ANA, ANAS, CAI, Società autostrade con l’intento di ri-pulire la scarpata di Loreto (vedi articolo).
I consiglieri hanno addotto come giustificazione il fatto che svolgono la propria attività con ritmi già serrati, per non dire infernali, e non se la sentivano di affrontare anche questo nuovo e così gravoso impegno.
E’ bastato ricorrere al bolpar per avere conferma di quanto da loro sostenuto. In esso infatti vi troviamo scritto:
Assicuro che non stiamo elemosinando il nostro impegno per portare avanti i programmi e gli obiettivi per i quali ci siamo impegnati in campagna elettorale …
In questo periodo stiamo lavorando intensamente per concludere nel migliore dei modi ….
… e poi stiamo lavorando al progetto di riqualificazione dei locali adiacenti …
… in queste settimane il nostro impegno prioritario ….
E’ peraltro sempre più insistente la voce secondo la quale i consiglieri di maggioranza avrebbero preteso di avere in dotazione un qualche pezzo del lenzuolone usato per denudare “la cosa della latteria”: non come ricordo dell’evento ma molto più semplicemente per detergersi dal copioso sudore (gli scarsi mezzi comunali non garantiscono infatti questo pur indispensabile servizio).
Preso atto del dissenso, lasciato alle corde anche dai Cacciatori che si stanno interessando alle “bruse”, dall’ANA che si è detta impegnata nella preparazione della tradizionale castagnata del prossimo ottobre, dal CAI che si sta ancora riorganizzando in cerca del Nord, il sindaco, senza perdersi d’animo, si è prontamente rivolto all’amministrazione di Calalzo che è immediatamente intervenuta con la propria squadra di mobilitati in mobilità, riconosciuta come virtuosa anche dall’amministrazione provinciale (vedi nota di De Carlo).
Il sindaco di Lozzo è rimasto folgorato dall’efficienza dimostrata dai mobilitati di Calalzo (che evidentemente non riscontra in egual misura fra i mobilitati assunti a Lozzo) ed ha chiesto a De Carlo come faccia a farli lavorare così efficacemente. De Carlo ha svelato che ha promesso loro che, per ogni settimana di lavoro, alla fine del periodo concederà di passare un’ora al Lagheto de le Tose.
I mobilitati non sanno ancora che l’acqua del laghetto è piuttosto fredda e che, de femene, per quel periodo, neanche l’ombra …