A parte la Grecia (la Grecia??? La Cina, ragazzi, che è più volatile di un falco pellegrino!!!), sui giornali non sanno che cavolo scrivere. Non c’hanno un cavolo da scrivere, ma non possono non scrivere un cavolo. Eccheccavolo!
E allora ci danno dentro con reportage faunistici alla Harry Potter. Titolo estivo con “rutto libero” di fantozziana memoria (la curiosità va solleticata): non “tocca”, oppure “tasta”, oppure “palpa”, oppure “afferra”, oppure “agguanta”, oppure “acchiappa”, oppure “acciuffa”…
no, no!
…accarezza!
Non è tenero questo innocente quanto ingenuo giovane virgulto figlio di perfida Albione ?
Ma l’orgasmo scenico si raggiunge allorquando il giornalista si avvita in un triplo salto carpiato, dove la cronaca sfuma in impareggiabile letteratura (grassetto nostro):
[…] L.S. non ha mai perso conoscenza, ma ha bisogno di altre cure e non si muoverà dal suo letto almeno per qualche altra ora. All’uscita dall’ospedale, riceverà la raccomandazione di non riprovarci, ma è quasi sicuro che abbia imparato di più in un pomeriggio domenicale sulle Dolomiti Bellunesi che in un anno di scuola, in Inghilterra.
Andatelo a dire allo strenzi, e alla di lui ministra dell’istruzione, che ai programmi scolastici bisogna dare una rapida sterzata: tutti sulle Dolomiti Bellunesi. Certo, il maggior beneficio lo trarrebbero gli inglesi che, in un giorno, recupererebbero un intero anno scolastico. Pensate quale tsunamica spinta potrebbe avere il turismo di questi luoghi:
Dolomiti, palestra di vita, recupero interi anni scolastici; due settimane e ti becchi la laurea breve; un mese e vai al Cern, col rischio che te lo facciano dirigere.
(dubbio: all’uscita dall’ospedale, chi è che darà al figlio d’Albione quella raccomandazione “di non riprovarci”? Il direttore dell’ASL, un’infermiera “Rottermaier” o direttamente il plotone di esecuzione? Per la somministrazione di questa raccomandazione, pagherà il ticket?)