demografia (e informazioni) un tanto al chilo (e percèntali, no, ‘sti dati!)
A quelli de “il Cadore” glielo avevamo già fatto notare, con molto garbo, che il percento l’avranno pure inventato per qualcosa, no! (in quel caso il posto di Pieve, che per il Cadore in calore era il primo, diventò l’undicesimo!!!).
Scrive ora il Cadore (p.2, gennaio 2017) che “Nei primi sei mesi del 2016, i bellunesi residenti, sono diminuiti di quasi 800 unità”. Ok. Ma chemmmerappresenta ammè? Perché ti sia utile, tu lettore devi perlomeno sapere che la popolazione provinciale è di circa 200.000 persone; ma poi ti devi fare il calcoletto ammente, o trovare un foglio di carta, una penna (che non scriverà) e… computare.
E percèntali o permìllali no, ‘sti dati. Così uno si orienta e inizia a capire.
(E’ come il tonno pinna gialla Rio Mare. Se vuoi te lo puoi comprare anche dal pescivendolo, ma poi lo devi pulire, gli devi togliere tutte le lische -tutte-, e preparare e cucinare. Noi te lo diamo già in scatola, pronto)
Continua il Cadore: “Il Cadore ne ha persi… 33 a Calalzo di Cadore, 32 a Lozzo di Cadore e 19 ad Auronzo di Cadore”. Di nuovo: ma chemmmerappresenta ammè? I 33 di Calalzo sono il 15,8 per mille della popolazione (tutti i permille si riferiscono alla popolazione a fine 2015), i 32 di Lozzo il 23,1 per mille (si vede già da qui che valori assoluti sostanzialmente uguali – 33 e 32 – danno luogo a percentuali ben diverse). I 19 di Auronzo sono invece il 5,7 per mille. Ma anche i 48 di Cortina, per dire, valgono l’8,1 per mille rapportati alla popolazione.
Cosicché, per fare un esempio, il commento de il Cadore “Da tener conto che neppure Cortina è rimasta indenne dall’emorragia perdendo 48 abitanti.” assume, percentato o permillizzato, il giusto peso (e oltre che giusto, immediatamente confrontabile con gli altri).
Direttore, Magnifica: ve lo paghiamo il doppio, ma dateci la gioia – ogni tanto eh! – di avere qualche dato rapportato a 100.
(bonus: ogni tanto varrebbe anche la pena segnalare il comportamento degli altri, tipo: noi Cadore siamo qui, la provincia di Belluno qui, Veneto e Italia qui (le province di Trento e Bolzano qua…). Un sano confronto, insomma!)
(chiedere che venga distinto il saldo naturale da quello migratorio, no, ci rendiamo conto che sarebbe “gravosamente” troppo)