Gentili lettori,
quello che segue è il testo della lettera che intendo spedire al sindaco di Lozzo. Ve la sottopongo perché possiate darmi, se lo ritenete opportuno, qualche indicazione integrativa prima del suo inoltro. Inoltre chiederei cortesemente alla minoranza di Per la Gente di Lozzo di valutare se non sia il caso di presentare una interrogazione basata sulle considerazioni di seguito riportate che impegni il sindaco ad una risposta istituzionale.
Egr. Sig. Sindaco,
ho letto sul bollettino comunale marzo 2011 una notizia che ha destato in me una serie di interrogativi che, nella mia qualità di cittadino, ho deciso di porle per ottenere le necessarie risposte.
Faccio riferimento alle parole che chiudono la parte di bollettino dedicato alla raccolta differenziata e che qui riporto: “… e mantenere inalterato il costo del servizio che – ricordiamolo – nel Comune di Lozzo è rimasto fermo al 2005 malgrado i consistenti aumenti dei costi di smaltimento intervenuti negli ultimi anni”.
Ora, a parte l’aumento imposto qualche mese fa ai non residenti in virtù della eliminazione dell’abbuono del 30% a loro accordato (ndr: vedi articolo) , dò per scontato che l’aggravio tariffario riguardante la tarsu sia effettivamente rimasto fermo ai valori determinati nel 2005, come riportato nel bollettino.
Ciò vorrebbe dire che, per ognuno dei nuclei familiari lozzesi, le “tasse” pagate dal 2005 ad oggi non hanno subito aumenti. Ma questo non significa in alcun modo che la collettività non abbia dovuto assumersi altre spese e costi relativi al servizio di smaltimento. La dichiarazione riportata nel bollettino, da lei quindi avallata, va chiarita e approfondita: non è vero infatti, palesemente, che il costo sia rimasto fermo al 2005. Quello che lei chiama “costo del servizio”, che non coincide con la semplice “tassa sui rifiti” pagata dal cittadino, è stato infatti gravato da altri e differenti costi, cui lei non fa cenno alcuno, che desidero siano chiariti a me e a tutta la cittadinanza.
Passo quindi ad alcune semplici domande. Le sarebbe possibile comunicarmi l’ammontare, anno per anno, del costo che il comune ha dovuto affrontare per il pagamento della “ecotassa” stabilita dalla Regione Veneto per gli anni 2007, 2008 e 2009 nei quali abbiamo conseguito la maglia nera nella raccolta differenziata? Le sarei grato se potesse indicare sia l’ammontare delle tonnellate su cui è gravata l’ecotassa che il valore della medesima.
In secondo luogo vorrei porre l’attenzione su un particolare non irrilevante. A parte il costo dell’ecotassa, il non-differenziare adeguatamente negli anni 2007, 2008 e 2009 ha comportato il conferimento in discarica di quote di indifferenziata superiori a quelle che si sarebbero conferite se la comunità fosse stata informata, e tenuta al corrente, delle quote di raccolta conseguite.
In relazione agli anni 2007, 2008 e 2009 non ho alcun ricordo di un suo interessamento, in nessuna forma, affinché la nostra comunità fosse sia informata del livello di percentuale di differenziata raggiunta sia stimolata a migliorare il livello della suddetta. Anche in quegli anni valeva la regola “più sale la differenziata più scende l’indifferenziata” e quindi i costi a quest’ultima associati.
Orbene, le chiedo la gentilezza di specificare le quote in tonnellate di indifferenziata prodotte negli anni 2007, 2008 e 2009 ed il relativo costo di conferimento e trattamento, così che mi sia possibile costruire delle ragionevoli ipotesi sul maggior costo che la comunità ha affrontato (gravanti sul servizio di raccolta) per non essere stata adeguatamente informata.
Sommando quindi i costi della ecotassa alla stima di questi ultimi potremmo quindi giungere a formulare uno scenario di costi che, al momento, non risultano espressi da nessuna parte ma che la comunità ha dovuto pagare.
Grato dell’attenzione che vorrà concedere a questa mia, in attesa di una adeguata risposta, colgo l’occasione per porgerle cordiali saluti.