i dubbi amletici di Radio Club 103 sull’attrattività di Belluno Trento e Bolzano
Qualcuno a Radio Club 103 è stato assalito da un dubbio amletico (il neretto è mio):
BELLUNO MEGLIO DI TRENTO E DI BOLZANO PER ATTRATTIVITA’ – MA SARA’ VERO?
Belluno, sempre tra le prime per qualità della vita, è poco attrattiva per investitori e affini, ma fa meglio – questa la novità – di Trento e di Bolzano. In ogni caso, tutti e tre i capoluoghi alpini pagano lo scotto di collegamenti poco funzionali che siano autostrade o ferrovie. Basta farsi un giro sulla Venezia-Calalzo o sulla Valsugana.
Secondo un’indagine svolta dall’Università Bicocca di Milano sui 103 capoluoghi di provincia italiani da un gruppo di economisti, l’attrattività di città come Trento e Bolzano finisce nelle retrovie (rispettivamente al 72 e 75 posto), mentre realtà come quella di Trieste si pone al secondo posto subito dopo la leader della classifica Pisa, incalzata da Bologna. Città venete come Vicenza, Padova sono rispettivamente 24 e 25esime. Belluno è 44esima e fa meglio sorprendentemente anche di Verona, che si ferma al 52esimo. Segno che la città del Piave – nonostante tutto – ha delle potenzialità inespresse. […] Resta l’ennesima classifica, utile per sviluppare dibattito ma poco altro…
Ora, indulgere nel dubbio è sempre una buona cosa, piuttosto che buttarsi a capofitto avvalorando certezze granitiche che poi magari si polverizzano. Ma se getti nello stagno il sasso del dubbio – tu organo di informazione – dovresti dare anche qualche altra indicazione affinchè il lettore volenteroso possa agevolmente approfondire l’argomento.
Insomma, posto che dopo aver sollevato il dubbio (il “ma sarà vero?“) dovrebbe essere coscienzioso (per Radio 103 in questo caso) scavare “dentro la notizia” quel tanto che serve per farsene un’idea più approfondita (mica risolvere il dubbio amletico ma, perlomeno, capire quali siano i presupposti della ricerca che hanno portato ai risultati dichiarati), se proprio non trovi il tempo per farlo metti almeno a disposizione i link cui rimandare il lettore all’eventuale approfondimento.
Inoltre, anche se non del tutto esaustivo, potrebbe valere la pena riportare qualche frammento del comunicato stampa diffuso dall’Università Milano-Bicocca sull’argomento:
L’indice di qualità messo a punto dagli autori si basa sul metodo edonico che prende in considerazione il riflesso delle caratteristiche del territorio sui prezzi delle abitazioni e sul valore delle retribuzioni, misurando la disponibilità a pagare dei cittadini, in termini di euro all’anno, per spostarsi da una città con caratteristiche medie ad una con le caratteristiche economiche, sociali, climatiche, ambientali e di servizi di Pisa che nel ranking conquista il primo posto. «Con questo lavoro – chiariscono Michelangeli, Colombo e Stanca – non vogliamo stabilire dove si viva meglio ma, basandoci sui prezzi di mercato degli immobili a uso abitativo, rivelare le valutazioni implicite degli individui rispetto alle caratteristiche delle città».[…]
«L’ipotesi sottostante – aggiungono gli autori della ricerca – è che le caratteristiche del territorio si riflettono nei prezzi delle abitazioni e delle retribuzioni, in quanto gli individui scelgono di abitare e di lavorare nelle città che giudicano più attraenti, facendo così variare la domanda di abitazioni e l’offerta di lavoro. La presenza di un’amenità (clima mite, buone scuole, bassa criminalità) in una data area territoriale (città, regione, ecc.) fa aumentare la domanda di abitazioni e l’offerta di lavoro. Pertanto, a parità di altre condizioni, attraverso le differenze che si osservano in equilibrio tra diverse aree nei prezzi delle abitazioni e nelle retribuzioni, è possibile ottenere una valutazione monetaria dell’importanza che le persone attribuiscono a ciascuna amenità». I prezzi impliciti così ottenuti possono essere utilizzati per pesare diverse caratteristiche territoriali e costruire quindi appropriati indici della qualità della vita. […]
Per quanto sia sempre possibile per ogni utente cercarsi metodo edonico su Wikipedia, potrebbe essere un gentile servizio offrire il link. Rispetto al metodo edonico vedo poi una correlazione alquanto lacunosa con “investitori e affini“, che diventa appena meno opaca se riferita a “tutti e tre i capoluoghi alpini pagano lo scotto di collegamenti poco funzionali che siano autostrade o ferrovie“.
Per finire, si dice poi che “Belluno, sempre tra le prime per qualità della vita ecc. …”: indicare qualche classifica, tipo qualità della vita 2011, che sia di troppo?