Se googli stafenexpedition ti escono ora quattro risultati (cui si aggiungerà, una volta pubblicato, quello relativo a questo articolo) – esempio di perpetuazione dello strafalcione -, riconducibili alla medesima “multitestata” (nuovavenezia, tribunatreviso, mattinopadova, corrierealpi). Se invece googli strafexpedition di risultati te ne escono 66.000. Ovviamente c’è un chiaro perché.
Da una “rete” di quotidiani che ti esorta a riscoprire i monumenti dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale… “Il Corriere delle Alpi invita i suoi lettori e gli studenti a riscoprire i monumenti dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale“, che se ci fosse la possibilità vedresti sgorgare perfino le lacrime dal video…
[…] I nostri eroi, i nostri caduti: aiutateci a ricostruire una memoria collettiva, inviateci le foto dei monumenti sparsi nel nostro territorio e i nomi dei soldati vittime della Grande Guerra.
ti aspetteresti un “controllo redazionale” un po’ più efficace, se non proprio parola per parola almeno quando hanno un fondato valore storico. Perché lo “studel”, cari miei, non ha lo stesso sapore dello strudel.
(che poi, uno si domanda come si fa a definire invasori coloro i quali si sono difesi da un’aggressione: mi risulta, insomma, che a dichiarare guerra, quella volta, furono gli italiani che, peraltro, degli austriaci furono per lungo tempo alleati:
“La resistenza sul Piave ribalta le sorti della guerra, l’esercito degli invasori è sconfitto.”
Il bello, che in qualche modo connota i taliane, viene allorquando, e qui bisogna ringraziare il Corriere per la chicca regalata con arguzia ai lettori, …
“A Villa Giusti il generale Diaz annuncia la vittoria dell’Italia e la disfatta degli austriaci. Alla fine del testo c’è scritto: firmato Diaz. Così a molti bimbi nati quell’anno fu imposto il nome di Firmato in onore di un generale che si chiamava Armando.”
E vissero felici e contenti fino alla … seconda guerra mondiale. La terza è in corso e Angela la sta vincendo di brutto: corsi e ricorsi della Storia).