Dal feudo di Auronzo di Cadore messer Aldo Corte Metto, “giovane funzionario del Consorzio Turistico”, racchiuso nella sua corazza e in partenza per la prossima crociata, sputacchia alcuni dati relativi alle presenze turistiche. Lo fa sulle pagine de “il Cadore” Anno LXI – N. 6 – Giugno 2013, con un’intervista che spicca in prima pagina titolata “Auronzo ci prova … con il turismo“.
Messer Aldo spiega:
Non è che la crisi economica e il calo di presenze non si sia avvertito anche qui, tuttavia il Consorzio Turistico Auronzo-Misurina riesce a fare ancora 300 mila presenze all’anno mentre tutto il resto del Cadore assieme (eccetto Cortina) ne fa 150 mila.
Non so se messer Aldo si confeziona da solo i dati che poi sputacchia in giro o se c’è una classica dolce e frettolosa donzella che cura le statistiche dal maniero auronzano (magari intontita dalla nobile bellezza che io stesso, rimirando la foto su “il Cadore” non posso non tributare all’intrepido cavaliere). Sia come sia, tenuto anche conto che i dati appaiono sul nobile foglio comunitario cui è affidato il compito di alimentare la fierezza cadorina, mi corre l’obbligo di segnalare che i dati – così come sono stati espressi – sono sbagliati (il diavoletto che è in me suggeriva di avverbiare con clamorosamente).
In realtà l’affermazione non risulterebbe del tutto sbagliata, se solo facesse riferimento ad un diverso ambito territoriale. E’ in effetti vero che la somma di tutte le presenze turistiche nei paesi centro-cadorini, escludendo quelle attribuite ad Auronzo, giunge a 140 mila. Ma l’ambito di riferimento è, come detto, il Centro Cadore.
Se invece, come fa messer Aldo, il confronto lo si fa con “tutto il resto del Cadore assieme (eccetto Cortina)” – e quel “eccetto Cortina” ci dice che il Prode faceva proprio riferimento al Cadore nel suo insieme e non al suo pur ridente “Centro” – allora l’affermazione risulta alquanto ingenerosa nei confronti di quei paesi che, come del resto Auronzo, cercano di mantenere alto “l’orgoglio cadorino” nei confronti della propria appetibilità turistica.
Infatti, rispetto al Cadore Turistico – cioè all’insieme dei comuni che rappresentano il Comelico, il Centro Cadore e la Val Boite con l’esclusione di Cortina d’Ampezzo – che totalizza complessivamente 899.081 presenze, Auronzo oppone le proprie 290.197 giungendo a rappresentare quindi il 32,28% del totale, un buon terzo. In questo caso le 150.000 presenze citate da messer Aldo ed attribuite a “tutto il resto del Cadore assieme (eccetto Cortina)” lievitano di un fattore quattro a 608.884.
Approfitto di questa circostanza per aggiungere la sottostante tabella riassuntiva rimandando all’articolo Cadore e turismo: di cosa stiamo parlando? per altri approfondimenti sull’argomento e per tutti i grafici del caso. Un saluto a messer Aldo con la preghiera di essere indulgente con l’eventuale frettolosa donzella o, in mancanza d’altro, con se stesso (se ce l’ha può sempre ricorrere al gatto, in ultima istanza anche a quello a nove code).