sarò breve e circonciso
Letta l’avevo letta, non mi ricordo più se in La mia azianda sta stirando le cuoia o Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, ma non l’avevo ancora sentita “dal vivo”. E’ capitato ad un pentastellato forse spinto dall’emozione, parlando lì dove cagano le aquile, cioè in parlamento, meglio, alla camera dei deportati. Fa parte della serie “ho il patè d’animo“, “dispongo di un grande bagagliaio culturale“, fino ad arrivare alle più elaborate “Sapete perché i generali sono così imbecilli? Perché li scelgono fra i colonnelli” oppure “Mi sono sempre chiesto chi è che va in giro a costruire quadrati sull’ipotenusa“.
Io avrei potuto dirlo senza suscitare l’ilarità dell’emiciclo. Mia madre mi dice che fin da piccolo mi tirava che era un piacere (ho scoperto poi che è cosa normale anche negli infanti). Veramente tanto piacevole non dev’essere stato, ma le ci volle un po’ per rendersene conto. Credeva, mia madre, che piangessi perché avevo fame: e allora mi allattava finché mi usciva il latte dalle orecchie. Ed io niente, continuavo a piangere. Insomma, per farla breve, ad un certo punto si è accorta che quando mi andava in tiro iniziavo a piangere, mentre smettevo quando il pistolino ammainava le pretese. Alla fine, dopo breve consulto medico, … ZAC, ed eccomi qui breve e circonciso (breve, insomma, nella media: diciamo un dignitoso 14 cm quando è nel pieno del fulgore).
Che poi uno lo scopre crescendo. Già quando da ragazzini facevamo la gara a chi pisciava più lontano (anche sputava più lontano, certo) notavo che ero il solo ad averlo così. E non è stato piacevole perché certe domande mica era facile farle, a quei tempi. Poi venne il momento in cui iniziai a leggere il libretto rosso di Mao (tutte le mattine, in corriera verso Pieve, mentre gli altri si affannavano a studiare: me l’aveva dato un mio cugino, insieme a Che fare? di Lenin e tante altre perle comunistoidi). E per compensare queste letture pesanti ogni tanto volgevo lo sguardo a Tex Willer e Diabolik. Casualmente anche a Messalina. Ed è stata lei, Messalina, la lettura, a trarmi d’impiccio riguardo all’affaire.
Non si sta poi così male circoncisi. Anche Gesù fu circonciso (nel rituale ebraico la circoncisione rappresenta un segno dell’alleanza fra Dio e l’uomo). Una volta si credeva che la circoncisione rappresentasse un valido deterrente alla successiva pratica masturbatoria. Non è vero! Non è assolutamente vero (di diottrie me ne mancano 6, e peggioro col tempo; e poi Guccini aveva ragione: “Dà: perdita della memoria, perdita dei riflessi, poca voglia di lavorare e vengon dei buchi così… nella pelle, da tutte le parti: un mio amico li ha avuti.“)
Comunque – per tornare ai giorni nostri – i pentastellati, oltre ad essere (mica sempre) brevi e circoncisi, hanno anche qualche (preoccupante) problema lato euro …