Criticarium Itaglia
Scozia, supercazzole di Letta e virtù teologali
Letta che parla dell’indipendenza, in particolare di quella che in Scozia potrebbe nascere dalla consultazione referendaria odierna, ha la stessa credibilità di Totò Riina mentre disserta delle virtù teologali.
Se poi lancia stronzate di tal fatta … . Letta, va, riapriti Vedrò e gioca col gatto, che i coglioni ce li hai già rotti assai.
[…] Per l’ex premier Enrico Letta una vittoria dei “sì” al referendum per la Scozia indipendente giovedì 18 settembre avrebbe conseguenze nefaste sull’Unione europea, molto simili a quelle scatenate dall’attentato di Sarajevo nel 1914.
renzie alla UE: ‘basta diktat! Ce lo chiede l’Europa’
Se uno ha il 140% di debito sul PIL e non riesce a contenere l’aumento di spesa pubblica, ha un’economia che cresce meno di quanto non riescano a fare i capelli del Berlusca, con una disoccupazione stellare e quella giovanile galattica, con la produzione industriale scesa del 25% in sette anni, con le classifiche mondiali nei più svariati parametri che ci vedono sempre in coda ai paesi OCSE (tranne quando si misurano mafie, ndranghete e camorre), con quale credibilità può sparare solenni cazzate come questa: Renzi alla UE “Basta diktat. Sulle riforme decidiamo noi”?
Serve solo a far credere agli italioti, la maggioranza degli italiani, che il damerino ha un qual piglio decisionista (ma, ragazzi, ci vuol fegato a considerarlo “decisionismo”). Ad ogni buon conto la UE ha già fatto sapere che un rimaneggiamento dell’Iva, con il ritocco delle fasce agevolate del 4-10%, potrebbe essere cosa buona e giusta. Vedrete che se i conti non dovessero tornare (e ora non tornano), in breve il “Basta diktat” diventerà “ce lo chiede l’Europa”.
Anche per questo renzi continua ad essere una faccia da culo.
(immagine tratta dalla prima di Repubblica 15-9-2014)
un popolo di drogati, contrabbandieri e…. puttanieri
Attività illegali= prostituzione, droga e gioco d’azzardo. Per le precisazioni Tito Boeri su lavoce.info.
renzate che galleggiano (o del taglio della spesa indolore)
Renzi dice solenni stronzate. Chiunque dovesse sostenere che, nelle condizioni date, si possono fare tagli della spesa pubblica per 16 mld (ma saranno 20) in modo indolore, provvedendo al taglio del 3% della spesa dei ministeri, direbe una stronzata, foss’anche il padreterno.
Ne ho le prove. Basterebbe, conoscendo com’è formata la spesa dello Stato, far due conti semplici semplici. Come quelli citati da Phastidio, per esempio:
«Se questo taglio si applicasse a tutta la spesa pubblica (centrale e locale), a conti fatti, escludendo le spese per investimenti, quelle per il personale e quelle per prestazioni sociali (pensioni, assistenza, sanità, ammortizzatori sociali), si potrebbero realizzare al massimo 6 miliardi di euro. Dal totale di 806 miliardi di euro di spesa pubblica prevista per il 2014 dal Def (Documento di economia e finanza) bisogna infatti sottrarre circa 84 miliardi per gli oneri sul debito pubblico, 164 miliardi per gli stipendi dei dipendenti pubblici, 320 miliardi per le prestazioni sociali e 50 miliardi di spese in conto capitale, cioè in investimenti. Tutte voci che non può o non vuole tagliare. Restano appunto circa 190 miliardi. Il 3% fa 5,7 miliardi»
Due certezze quindi: Renzi dice stronzate e il taglio non sarà indolore (e dove andranno a parare i paraculi? sul patrimonio degli italioti ovviamente).
tra gufo e allocco, seduti sulla sponda del fiume …
Con un raccontaballe di tal fatta (ne son passati tanti ma con una faccia da culo così questo è il primo), essere gufi è scelta di vita obbligata.
Analisi superba! Non c’è una parola fuori posto. Non ne servono altre. Perfetta. E ora sediamoci sulla sponda del fiume, senza tirar le orecchie che tanto, quando il Titalic cozzerà, il boato si farà strada ovunque.
Tra gufo e allocco
Probabilmente Matteo Renzi sarà fatto a pezzi con la solita crudeltà che i disillusi riservano a chi li ha illusi, non già per vendicarsi dell’impostura di cui diranno d’esser stati fatti oggetto – quello sarà l’alibi per mettere a tacere la coscienza – ma per saldare i conti con la propria ingenuità o, peggio, con la malata coazione a cercare disperatamente un impostore, implorandolo di illuderli. Povero cazzaro, non è riuscito a reggere il bluff neanche per un anno, e fra quanti l’hanno salutato come Uomo della Provvidenza già comincia a serpeggiare il sospetto che sia buono solo a vender chiacchiere, come non fosse chiaro da subito. A chi non è mai piaciuto – e qui non se n’è mai fatto mistero – non resta che attendere, e pare non si debba neanche attender troppo per cogliere la differenza tra gufo e allocco. (Malvino)