Zazzaballa ha detto che “Se le piste da sci dovranno restare chiuse, sia così in tutta Europa“. Zazzaballa, ma anche Cazzaballa, è un sovranista col culo degli altri. Quando mamma Ue dice che abbiamo il debito troppo alto e che dobbiamo fare i bravi diventiamo sovranisti, della serie “padroni a casa nostra! Il debito è mio e me lo gestisco io”.
Però se si tratta dello sci, e in particolare dello sci di questa sfigata stagione, le decisioni le deve prendere la Ue, e la musica diventa: “Questa UE serve solo per le sanzioni o anche per avere delle politiche comuni?”. Zazzaballa, il Conte de noantri, va oltre:
Se il governo optasse per lo stop allo sci, Zaia risponde che si adatterà alla decisione, ma a tre condizioni: “Una comunicazione chiara, seria, non catastrofista. Non poter sciare a Cortina, per esempio, non vuol dire non poter visitare Venezia”. Seconda condizione, “ciò valga per tutta l’Europa. Non si può vietare lo sci in Alto Adige e consentirlo in Carinzia”.
Che è un po’ come pensare di imporre, attraverso mamma Ue, il lockdown alla Svezia (sempre sia lodata) solo perché lo stai facendo tu. Del resto, nessuno vieta al damerino suonato (conte, chi sennò) di imporre uno stop alla transumanza sciistica dall’Italia al resto del mondo: basta fare un DPCM… (e viceversa, naturalmente, se proprio ci tieni).
Ora, provate a immaginarvi mamma Ue che, su richiesta dell’Austria, dice all’Italia: dovete chiudere le località e le piste da sci. E adesso immaginatevi le reazioni di Zazzaballa e Cazzaballa (Salvini). Fatto? Ecco, non serve altro.
Certo, in questo scorcio di stagione infettiva l’Austria non è messa bene: se nella prima ondata il picco di morti (per milione di abitanti) fu 13,59 per l’Italia e 2,32 per l’Austria (6 volte più morti in Italia), ora siamo a 11,44 (IT) contro 9,41 (AT), ossia un rapporto di 1,2 a 1 (e sul numero di contagi ci hanno addirittura superato).
Cosa farà mamma Ue? Cosa faranno i paesi alpini? Boh! Da noi intanto cresce l’onda degli sci muniti.