Criticarium Itaglia
ditelo allo strenzi, che la crescita è già orfana
Il FMI ha pubblicato le ultime stime. OK, le sbagliano sempre, ma di solito al ribasso. Però qui quello che conta è il confronto con i rivali, e l’italietta a guida strenzi è zoppa. Si può consolare solo guardando alla Russia. Ma se ci toccava la stessa sorte, ora saremmo colonizzati dai beduini. Siamo tuttavia preda degli scarafaggi: e in testa c’è lo strenzi.
strenzi a Strasburgo da Martin Schulz: borioso, strafottente e italiota. What Did You Expect?
La peggio Italia, che anche nella forma distilla e dà di sé un’immagine orrenda. I contenuti e la sostanza veicolati dal bimbominkia erano già fottuti, questo lo sapevamo (senza bisogno della sfera di cristallo). Ma almeno la forma, a certi livelli, l’avremmo dovuta esibire. Invece niente, nada de nada (vaffangà va, bimbominkia del picchio).
Due personalità due stili… “Vieni Martin che ci facciamo un selfie…“. Nella conferenza Schulz ascolta con la dovuta attenzione (se non altro formalmente) ciò che dice lo strenzi; quando la parole passa a Schulz, be’, lo vedrete da voi…
Figuraccia del premier italiano a Strasburgo: Martin Schulz lo aspetta al Parlamento Europeo, lui prima arriva in ritardo, poi lo abbandona per salutare un gruppo di italiani con i quali si scatta qualche “selfie” e fa il suo solito show, infine in conferenza stampa si mette a smanettare incessantemente con lo smartphone senza ascoltare una parola di quello che il presidente stava dicendo. Video da Canal Plus (da Il Giornale)
la Lega Nord gruppo più produttivo in parlamento (e opposizione più dura …)
Lega prima alla Camera per produttività, di gran lunga, e prima anche al Senato, con distacco degli altri più moderato. Nell’ambito delle opposizioni la Lega, insomma, si rende disponibile, mentre il M5S no o molto meno (nel senso che non è disponibile al compromesso parlamentare). Come si possano conciliare questi dati della Lega con quelli forniti, sempre da Openpolis, riguardanti chi ha sostenuto le leggi approvate (la Lega ha votato solo il 14,58% di queste ultime), resta per me un mistero più che glorioso (sarà un mio limite ma non c’arrivo).
[…] La vera opposizione sembra quindi essere un’altra, limitata a quattro gruppi parlamentari. I più “ortodossi”, se così si possono definire, non sono i grillini ma bensì quelli della Lega Nord, che hanno sostenuto solamente il 14% delle leggi approvate. A seguire Fratelli d’Italia (16,67%), Movimento 5 Stelle (18,7%) e Sinistra Ecologia e Libertà (33,3%).
A parte questo, ecco le classifiche di produttività da Openpolis:
[…] La necessità del Governo di mediare con le opposizioni – o almeno una parte – sia per fare le riforma ma sopratutto in considerazione del margine esiguo della maggioranza al Senato, ha favorito chi, pur non sostenendo l’Esecutivo, si è reso disponibile a lavorare su determinati provvedimenti. Le classifiche dei gruppi per media di produttività danno una rappresentazione immediata di questo scenario.
Con la fine del 2014, e l’inizio del nuovo anno, la fitta agenda delle riforme in programma richiede un veloce punto sulla questione della produttività parlamentare. Non è un caso se le classifiche in entrambi i rami siano guidate da Lega e Sel – al Senato parte del Misto – che hanno espresso vari relatori su provvedimenti molto importanti. Fra le opposizioni, il M5S occupa posizioni inferiori proprio perché meno disponibile al compromesso parlamentare.
Nota: L’indice di produttività misura l’efficacia dell’azione di Deputati e Senatori assegnando un punteggio crescente in base agli avanzamenti di iter degli atti di cui sono responsabili, come primi firmatari o relatori.