PD: ma se neanche riuscite a tirare la catenina del cesso…
Era una giornata di marmellata, ma poi è giunto un raglio del PD a renderla radiosa (ce ne saranno altri, uuuuh quanti ce ne saranno):
Era una giornata di marmellata, ma poi è giunto un raglio del PD a renderla radiosa (ce ne saranno altri, uuuuh quanti ce ne saranno):
Si tratta di capirsi. Ormai la storiella dei “fondi europei” è chiara ai più: sono soldi italiani (col cazzo che sono europei), provenienti dalle tasche degli italiani. Punto. Ma è meglio continuare a precisare (portate pazienza).
Dicendo quello che ha detto, cioè che i costi della “emergenza migranti” “non li sosteniamo noi, né la provincia, né la Regione“, il sindaco di Belluno ha certamente inteso significare che i soldi relativi a quei costi non escono dalle casse del Comune, non escono dalle casse della Provincia, non escono dalle casse della Regione. Non escono dalle casse citate perché i costi sono sostenuti… dai fondi europei.
E chi è che alimenta i fondi europei? Le tasche degli italiani con le loro tasse, cara la mia signora!
Come dicevo, basta capirsi. Non escono dalle casse dei Comuni, Province, Regioni semplicemente perché escono da quelle degli italiani che, invece di versare le tasse ai Comuni-Province-Regioni li versano alla UE (per il tramite del galante Stato). E ora, cara la mia signora, si cimenti nel trovare le differenze tra le due casistiche…!!!
[…] Sui costi dell’emergenza, invece, Massaro ha precisato che «nel nostro Comune i migranti accolti sono 68 e i costi non li sosteniamo noi, nè la provincia, nè la Regione. Sono fondi europei: circa 30 euro al giorno per ospite accolto, dei quali due euro e mezzo sono la diaria per il migrante.
Sempre per non dimenticarci che stiamo seduti su un’atomica (debito pubblico, questo sconosciuto). Abbiamo uno stato di merda ma, soprattutto, pieno zeppo di buchi, a giudicare da come aumenta il debituccio.
DEBITO PUBBLICO: DALL’INIZIO DELLA CRISI E’ AUMENTATO DI 588 MILIARDI DI EURO
Poche ore fa la Banca d’Italia ha comunicato che il debito pubblico, nel mese di aprile 2015, aveva raggiunto i 2194.5 miliardi di euro, in aumento di 10 miliardi rispetto al mese precedente.
Per comprendere la drammaticità dell’ascesa del debito pubblico dall’inizio della crisi fino ad oggi, ci avvaliamo del grafico che segue dove abbiamo riportato sia la variazione, da dicembre 2007 a marzo 2015, del PIL nominale che è aumentato di appena 8 miliardi di euro, sia la variazione del debito pubblico che, da dicembre 2007 fino ad aprile 2015, è aumentato di ben 588 miliardi di euro, di cui 60 da inizio 2015.Quindi, per sintetizzare, DEBITO batte PIL 588 a 8.
Sbagliata la Moretti, sbagliato Casson, sbagliato ad Arezzo, sbagliata Boschi, sbagliato strenzi, sbagliato PD. Sbagliato!
(ve la ricordate, no, la boscaiola al mercato di Belluno)