Puzza da marcio. Un fetore nauseabondo. La notizia, insomma, è ormai vecchia. Ma il BLOZ mica è un’agenzia di informazioni. Approfondiamo.
Tuttto ebbe inizio dalla promessa fatta dal Governicchio del taglio dei costi della Casta da introdurre nella manovra. A carico dei parlamentari era prevista una riduzione del 50% dell’indennità per gli onorevoli che svolgono attività lavorativa con un reddito uguale o superiore al 15% della stessa indennità.
In fase di discussione è stato poi proposto un maxi-emendamento che alleggerisce il taglio con una riduzione che si applica in misura del 20% per la parte eccedente i 90.000 € fino a 150.000, e del 40% per la parte eccedente i 150.000 €. Il taglio non vale più “per sempre” ma solo per il 2011, 2012 e 2013.
A seguito di tutto ciò il Nostro si è lamentato nel corso della trasmissione di Radio24 la Zanzara, asserendo che “come vede io ci perdo a fare il parlamentare”. Ecco i conti dell’onorevole:
“I conti sono matematici: prendo 4500 euro di indennità che, ridotte al 40% perché ho un’altra attività, arrivano a 2.700 euro – spiega Paniz -. Questi vanno ridotti del 20% dell’emolumento originario come contributo di solidarietà, cioe’ 900 euro, e arriviamo a 1900 dai quali vanno tolte le imposte e arriviamo a circa alla metà. Togliamo infine il contributo per tutti i parlamentari del Pdl di 800 euro e come vede io ci perdo a fare il parlamentare. E’ un semplice conto matematico. Se i giornalisti controllassero e si informassero meglio non si sarebbe sollevato un polverone inutile”.
“Poverino”, è stato il commento su un post di Giornalettismo. “Caso umano nel Pdl” ha titolato invece Fanpage.
Io mi limito a dire che il parlamentare deve fare solo il parlamentare. La norma non prevede tagli per chi fa solo il parlamentare. Ma il Parlamento è pieno zeppo di Superman (fra gli altri, 80 avvocati) che riescono a fare il “doppio lavoro” e, ovviamente, tanto l’uno quanto l’altro, “al meglio“. Noi semplici, che se pensiamo ad altro quando pisciamo, non riusciamo neanche a centrare la tazza, gli crediamo sulla parola.
Inoltre, ciò che percepisce il parlamentare è una somma di voci fra cui l’indennità, quest’ultima pari a 5486 € ed oggetto del taglio. Il Nostro continuerà a percepire mensilmente la diaria (3503 €) ed i rimborsi spese (3690 €) inerenti il rapporto tra eletto ed elettore (quando viene a prendersi il caffè al bar La Rosa, tanto per capirci). Percepirà poi trimestralmente 3323 € per le spese che deve affrontare per prendere l’aereo, stante che i deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Siamo sgomenti di fronte a queste palesi ingiustizie che la Casta ha dovuto autoinfliggersi e che minano la solidità delle libertà individuali ma … ognuno faccia la sua parte. Sono certo che il Nostro … ne verrà fuori.