Quando ti tieni un governatore fra i coglioni per così tanto tempo non puoi pensare che – in qualche modo – non sia tentato di mettere le mani nella marmellata o gli capiti di “usare male” risorse finanziarie che gli transitano in mano. Se poi gli equilibri politici in campo hanno a che fare con quelli del PD, tutto è possibile. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano (vedi anche questo secondo articolo con le email d’accusa) … :
Bolzano all’italiana, Durnwalder spreca. “Da Colle pressioni per fermare i giudici”
Il presidente della Provincia accusato di aver sperperato 1,6 milioni. Il procuratore della Corte dei conti, Robert Schulmers, che indagava su di lui: “Il Quirinale ha chiesto informazioni su di me, mi hanno detto ‘ti distruggono’, volevano fermarmi”
Il Quirinale ha fatto pressioni sui vertici della Corte dei conti per aiutare il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, il leader del partito Südtiroler Volkspartei, Luis Durnwalder, citato in giudizio per un danno erariale di 1 milione e 600mila euro.
La denuncia proviene dal procuratore regionale della Corte dei Conti in Trentino Alto Adige, il procuratore Robert Schulmers, che racconta tutto in una serie di lettere indirizzate al suo capo, il procuratore generale della Corte dei Conti Salvatore Nottola, dal quale si è sentito abbandonato, e anche al presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Contabili, Tommaso Miele, oltre che ai colleghi della mailing list dell’associazione magistrati. Il Fatto pubblica i contenuti delle lettere nelle quali è citato anche il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, perché avrebbe chiesto al procuratore Schulmers di darsi una calmata con i politici.
La lettera più devastante è del primo marzo scorso. Schulmers scrive al procuratore generale Nottola contestandogli il suo comportamento: “In data 5 giugno 2012 il Presidente provinciale Luis Durnwalder si reca in visita ufficiale al Quirinale e, tra una chiacchiera e l’altra – scrive il procuratore del Trentino al suo capo – chiede un intervento del Capo dello Stato, come già scritto in precedenza. Dopo neppure un paio di giorni arriva una tua (di Nottola, ndr) telefonata in cui, come prima cosa, mi chiedi se ho un numero di telefono diverso da quello della Corte su cui chiamare. No, mi dispiace, io uso solo quello. Ma ho già capito”. Cosa c’era di così delicato da riferire, dopo l’incontro al Colle Napolitano-Durwaldner? Prosegue Schulmers: “Mi metti al corrente che la settimana entrante, credo di martedì, ti attende un appuntamento con un personaggio importante che ti deve raccontare delle cose su di me e non vuoi essere impreparato. Mi chiedi di predisporre una relazione sulla situazione. Ma di spedirtela non all’indirizzo della Corte, ma al tuo indirizzo di posta elettronica privata. Non vuoi che resti nulla sul server della Corte”. [leggi tutto su Il Fatto Quotidiano]