Zazzaballa: subito un estintore al tavolo quattro
Come sapete seguo i cinguetii del Zazzaballa da mo’ perché contribuisce ad allietare la mia grigia giornata: difficile trovare un profilo espressivamente paiazo, tananai e perdipiù mona (mona nel senso veneto, cioè… mona, uno che dice monade).
Il Mastrota del Montello s’è subito fiondato in una ferma (poteva non essere ferma?) condanna della “follia criminale senza giustificazioni” che si sta consumando nel paese delle “cameriere, badanti e… amanti” (cit. l’Annunziata, altra mona di rango anche se sulla sponda comunistoide).
Il nostro si tuffa in un encomiabile “va subito bloccata”. Della serie, un estintore al tavolo quattro (semicit. Phastidio). Dimenticandosi che il capo-mandria (vedi immagine al seguito, ma qui l’elenco è molto più esaustivo) ebbe a endorsare -da lungo tempo e per lungo tempo, cioè fino a ieri- le doti del più famoso cowboy dell’est, tale Vladimiro, per gli amici Putin.
Peraltro, qui lo si può ammirare (il capomandria) mentre -lesto coma una faina- depone con accorata apprensione un mazzo di fiori sull’uscio dell’ambasciata della deflorata nazione fornitrice, oltre che di cameriere… anche di grano duro, meno duro e meno buono di quello italico, ma utile a sfamare la nostra nerboruta gioventù, italiota o meno che sia.
Tornando al Mastrota del Montello, va evidenziato che subito dopo aver sciacquato la coscienza con “dell’Ucraina un pizzichin”, il nostro, nel tempo di un batter di ciglia, entra in modalità “veneto-xe-beo” con mud “Liala-Harmony” e lancia nell’etere un nuovo struggente cinguettio a favore de “L’incanto di Venezia nelle ultime sere d’inverno…”.
E per domani Zazzaballa ha in serbo per tutti noi le avventure di Crì, il criceto salvato dai pompieri di Vo’ che, da quel giorno, continua a far vorticare la ruota H24. Si fermerà mai, Crì?