Ieri sono salito al rifugio Monte Piana in compagnia del mio elettrodomestico preferito (Francesca), in versione “renna da tiro” (slitta con cui siamo poi scesi a valle a velocità fotonica).
Lungo la via ho lungamente pensato a quali iniziative mettere in campo per celebrare degnamente l’aggiunta di Lozzo quale ultima ruota al carro del consorzio Auronzina (lo so, questo “diminutivo” di Auronzo-Misurina non vi piace, ma non me ne può fregà de meno), oltre a quelle già adombrate prima di partire:
Ad ogni buon conto, ragazzi, qui bisogna festeggiare, bisogna inventarsi qualcosa per suggellare l’aggiunta dell’ultima ruota del carro al consorzio turistico Auronzina (forse l’ultima potrà essere Danta , ma fa lo stesso…). Un Festival, le Idi di qualcosa, anche di Maggio, un super Palio, un tuffo nell’acqua gelata del lago (di S. Caterina) da parte dei 4 sindaci delle 4 “ruote” del carro, una discesa a 4 (sempre loro, i sindaci) lungo il funbob, una corsa in montagna a toccare 4 picchi ideali nei 4 comuni, una mangiata pantagruelica a base di gnoche con grano di Cialea e farina macinata rigorosamente con la forza idraulica dei mulini di Lozzo, amalgamati con la portentosa acqua del Cridola. Qualcosa bisogna fare, il momento è catartico.
Ed è stato sul colmo del monte, raggiunto dopo un sontuoso pasto consumato al rifugio Monte Piana (a proposito: ha ragione Diego Tabacchi, sulle occidentali non si mangia così bene), che mi sono al fine convinto che da par mio avrei potuto dare un contributo documentaristico (ché fotografico in senso stretto non si può definire) all’Auronzina Celebrations.
Insomma, foto di escursioni consumate sul territorio auronzino: una per ognuno dei quattro comuni consorti, svolte negli ultimi 6 mesi (vorrei che ci fosse una certa freschezza), di un certo valore simbolico. Ma non solo montagne – in fondo l’intento è quello di celebrare un consorzio turistico che dovrebbe porre la persona al centro delle proprie attenzioni -, anche qualche figura umana (sarà un monopolio dell’elettrodomestico preferito). Ma sì, dai.
E visto che ormai siamo quassù, ecco – fuori “celebrations” – alcuni scatti (rigorosamente autorizzati) con la presenza dell’elettrodomestico (se nel frattempo non cambia idea, la serie inaugurale, dedicata giocoforza alla matrigna “Auronzo”, potrebbe essere la ferratina del Paterno).
(l’elettrodomestico ci tiene a far sapere, con risoluta determinazione, che non approva alcunché della mia linea editoriale, dalla quale si dissocia apertamente, pur concedendomi l’utilizzo della sua sorridente immagine, limitatamente all’Auronzina Celebrations, in ragione del fatto che la é “meda gnoca”)