Sempre per la serie “Parco della Memoria di Pian dei Buoi” di seguito il video con “protagonista” il cosiddetto Forte Basso di Col Vidal, ossia la caserma per la truppa di presidio alla cittadella fortificata, con qualche fotogramma della cosiddetta Villa del Capitano, l’alloggio del Comando dell’area.
(qui percorso di visita del Parco della Memoria e Anello dei Colli segnavia 33 su BRouter; qui playlist “Parco della Memoria di Pian dei Buoi”)
Alcuni scorci paesaggistici tra Valdaporte e Pian de Formai con la stazione di monte della teleferica, passando per il Colle della Galleria, la Forzeluta de Soramizoi e la postazione dell’Obice presso le Scuderie del Cervera.
(qui percorso di visita del Parco della Memoria e Anello dei Colli segnavia 33 su BRouter; qui playlist “Parco della Memoria di Pian dei Buoi”)
Al Bivio Pellegrini ha inizio il percorso di visita del Parco della Memoria di Pian dei Buoi che, con un dolce susseguirsi di colli dalla grande panoramicità, giunge a Col Vidal (1880 m) sede degli omonimi “forti” (il Forte Alto è ben visibile verso est in varie inquadrature). Nel video alcune riprese “centrate” sul Palù Gran al tramonto del 23 novembre 2021.
L’abbiamo già segnalato nel video inaugurale della serie dedicata al Parco della Memoria di Pian dei Buoi, ma meglio ribadirlo: dopo anni di incuria e di sostanziale abbandono il Parco, con i luoghi della Grande Guerra ad esso legati, è ripartito.
Questo video è il primo di una serie dedicata al paesaggio che contraddistingue l’areale di Pian dei Buoi. La nuova Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore guidata dal sindaco Alessio Zanella ha fatto proprio il rilancio del progetto sia come risorsa di pregio per il turismo ma anche, va ribadito, come occasione per la gente di Lozzo di Cadore di conoscere nuovi e qualificanti aspetti dei propri luoghi.
In questa serie paesaggistica gli scorci panoramici – ripresi tra Soracrepa e Col Vidal – sono accompagnati dal solo commento musicale senza altre annotazioni, che verranno invece ampiamente utilizzate in seguito nella serie didattica che proverà ad offrire al pubblico dibattito, tra gli innumerevole spunti di riflessione legati al progetto, quelli ritenuti di maggior peso e significato.
Dopo anni di incuria il Parco della Memoria di Pian dei Buoi – i luoghi della Grande Guerra – è ripartito.
Una risorsa di pregio per il turismo, certo, ma anche un’occasione per la gente di Lozzo di Cadore di conoscere nuovi aspetti dei propri luoghi. Con il sindaco Alessio Zanella abbiamo valutato le modalità della ripartenza e questi mesi invernali serviranno per mettere a punto la cartografia e la documentazione per descrivere al meglio i contenuti naturalistici, paesaggistici e storici offerti dalla frequentazione del Parco della Memoria. E con l’arrivo della prossima estate molti di noi si impegneranno a dare nuovo e duraturo decoro a questa risorsa dimenticata.
Consueto riepilogo della “demografia a Lozzo di Cadore” in relazione alla componente italiana e straniera. Un sussulto positivo per lo straniero e due sussulti negativi per l’italiano: insomma, lo straniero resiste mentre l’italiano (crolla) s’accartoccia.
Schema riepilogativo con dati al 1° gennaio 2021 su popolazione italiana e straniera a Lozzo di Cadore (di seguito quelli del 2014, del 2015, del 2016, del 2017 e del 2019). In termini relativi, ponendo a zero la popolazione del 2002, nel 2021 si registra da allora un calo del 22,6% della componente italiana (passata da 1.488 a 1.152), un aumentodel 6,4% di quella straniera (passata da 125 a 133) che determinano una diminuzione del 20,3% di quella totale (passata da 1.613 a 1.285).