Inizia così un articolo pubblicato su Bellunopress dal titolo Nascite record in Alto Adige, ecco perché: 74 milioni e mezzo nel 2016 alle famiglie con figli:
La provincia di Belluno è afflitta dal fenomeno dello spopolamento. A pochi chilometri da noi, nell’Alto Adige, sta succedendo il contrario. Infatti il tasso di natalità è del +1,4% il più alto d’Italia.
Se il tasso di natalità è dell’1,4% (lasciamo stare il +, ché se il tasso è di natalità può essere al minimo zero, a meno di non rapportarlo a qualcosa, ma allora mi devi dire a che cosa), è anche del 14 ‰ (per mille). Dai dati Istat (scaricati a marzo 2017) non risulta che lo stallone altoatesino (sì, ok, il grosso del lavoro lo fa poi la donna, ma non sottilettiziamo…) sia così performante: nel 2015 il tasso (o quoziente) di natalità nell’Alto Adige è stato del 10,3 ‰ (nel 2016 la regione TAA è giunta al 9,5 ‰, era 9,6 ‰ nel 2015). Negli anni precedenti gli stalloni si sono dati un po’ più da fare ma il plateau s’è fermato a 11,6 ‰ nel 2005.
Ci sarebbe poi da spiegare la performance dello stallone veronese nel 2008, 10,7 ‰, quando quello altoatesino non andava tanto più lontano: 11,1 ‰. Anche lo stallone vicentino, sempre nel 2008, ha prodotto un bel 10,7 ‰. E pure quello trevigiano che, addirittura, fa un pelino meglio: 10,8 ‰ (Veneto 10,1 ‰, TAA 10,8 ‰). Certo, erano altri anni… Del resto, la serie di tassi prossimi o superiori al 10 ‰ che coinvolge le province di VR, VI e TV ha un arco temporale di 10 anni: insomma, non s’è trattato di una sveltina. Che in quei 10 anni abbiano preso schei anche loro – le famiglie delle province venete considerate-, per ottenere cotanto quoziente? (Naaaaa).
(non di sola pecunia vive lo stallone…)