con le ciaspole sulle Dolomiti: i Cadini di Misurina (con lo sfondo della Civetta)
Un articolo cocodè. Meno peggio, devo dire, di tanti altri che popolano il web di questi tempi con il medesimo argomento. Dunque… Se mi fai un bla bla bla di carattere generale sulle ciaspe, posso anche accettare l’azzardo di vedermi mettere a corredo fotografico un dromedario sotto le palme dei tropici.
Ma se fai lo sforzo titanico di descrivermi un percorso specifico, inquadrato “tra i Cadini di Misurina”, non puoi mettermi a corredo fotografico la Civetta, anche se in veste invernale. Sarebbe appena appena accettabile, ancorché poco fine, se l’immagine fosse accompagnata da una didascalia con la corretta attribuzione (sì, la cosa sarebbe anche ridicola, ma, almeno, formalmente corretta).
Perdoniamo all’autore, nonostante faccia ridere i polli, il trafiletto (che precede quello qui riportato) nel quale, riferendosi al Regno delle Ciaspe, parla di “Iniziativa di carattere europeo”.
Inoltre: un “itinerario comodo e sicuro”? Sicuro che sia sicuro?
Uno sforzo, dicevamo, titanico, soprattutto per l’enfasi “grassetta” (su “Lago di Misurina a quota 1770 metri” e “maestosa catena delle Marmarole”), un vero tocco di autorevolezza (e dillo che l’hai copiato di sana pianta no!? non s’offende mica nessuno!). E, visto che c’eri, ti costava tanto mettere un link “al Regno” anche se piccino piccino?