Le due “riletture” di articoli riguardanti il Dolotreno (treno delle Dolomiti), pubblicati nel novembre e dicembre del 2015 (cioè più di tre anni fa), proposte nei giorni scorsi (qui e quo), avevano lo scopo di rivivere la supercazzola (se preferite, la gigantesca puttanata) dell’idea di giungere con il treno a Cortina per i mondiali del 2021.
A tre anni da quelle pagliacciate si deve ora prendere atto del nuovo cronoprogramma (servizio di TB): entro ottobre 2019 lo studio di fattibilità… entro giugno 2020 l’analisi trasportistica… entro giugno 2021 la relazione di sintesi dalla quale si dovrebbe arguire quale, delle quattro possibilità, è quella giusta.
Di possibilità se ne è quindi aggiunta una, alle tre “standard”, l’opzione zero (cioè si considera che vi sia anche la possibilità di non fare niente: che figli di puttana deterministici! Noi, alla possibilità che non si potesse fare niente, non ci avevamo proprio pensato).
Comunque sia, per sapere (forse) quale sarà la soluzione migliore bisognerà aspettare un paio d’anni, giusto il tempo per congedare i mondiali (sperando che sia un congedo decoroso). Ma per allora si saprà da tempo se avrà preso campo l’altra fanfaronata buona per tutto, l’Olimpiade infernale del 2026, con la quale si potranno sognare binari non più in ferro ma in titanio.