Pieve di Cadore ha un nuovo (orrendo) sito internet
Dal Corriere delle Alpi (27 novembre), “Pieve ha un nuovo sito internet”:
PIEVE DI CADORE. Il sito internet del Comune di Pieve cambia indirizzo: chi digita www.pievedicadore.org trova un link che lo porta alla nuova dislocazione, www.comune.pievedicadore.bl.it […]
E’ un errore ed allo stesso tempo un orrore. Un tuffo nel passato, un ritorno all’età della pietra.
Non perché i siti della Regione Veneto targati Myportal non siano funzionali. Sono costruiti con OpenCMS, un buon CMS (Content Management System: sistema di gestione dei contenuti), che facilita il lavoro di inserimento dei dati ai dipendenti comunali.
Ma questi siti hanno SOLO carattere ISTITUZIONALE, non sono nati per veicolare l’informazione generale e soprattutto quella finalizzata allo sviluppo turistico. Di un sito così, se fosse di carta, UN TURISTA non ci si pulirebbe neanche il culo.
E’ inutile che il volontariato attivo nei nostri paesi si faccia in quattro per cercare di preparare qualche prodotto fruibile dal turista, e poi lo si accoglie con un sito non solo orrendo, ma che non dà informazioni di carattere turistico se non come accenno. E se anche gli buttate dentro tutte le informazioni che avete, un turista non si fermerà a consultarlo perché capisce subito che il sito è fatto per sapere a che ora apre la piazzola ecologica di Vallesella o di Cima Gogna, non quali sono le bellezze paesaggistiche e culturali, le attrattive turistiche insomma, che i nostri paesi possono offrire.
A questo proposito dice bene Vittore Doro nell’articolo:
Mancano, per contro, tutte le notizie e le informazioni culturali dell’intero territorio che va dalle Tre Cime all’Antelao. Certo, è un sito internet molto complesso e non d’immediata consultazione; basti pensare che, per rintracciare una delibera, è necessario fare almeno 6 clik, quando ormai è universalmente riconosciuto che i siti con più di 3 clik non vengono neppure aperti dalla quasi totalità dei navigatori.
Da cadorino sensibile ai problemi del nostro territorio, consapevole che il turismo può dare una discreta mano ad aiutare il rilancio economico della nostra terra, mi inginocchio e invoco, chiedo, imploro, che il “vecchio” sito www.pievedicadore.org rimanga vivo. Fate anche a meno di aggiornarlo, sarà sempre più utile di quello “nuovo”.
Doro, riferendosi ai siti Myportal, rileva un’altra verità:
Nonostante le buone intenzioni, il sito non è però stato bene accetto dalle amministrazioni comunali, una delle quali (Calalzo) ha preferito farsi un sito per conto proprio; le altre invece non aggiornano neppure il sito: ci sono ancora inserite le notizie sulla mostra di Tiziano di Pieve e Belluno che è stata chiusa il 6 gennaio del 2008.
Spero che il sindaco di Calalzo De Carlo, si tenga e faccia crescere il proprio sito NON ISTITUZIONALE, quello più vicino alla gente e soprattutto più vicino al turista, piuttosto che cadere nello stesso madornale errore dell’amministrazione di Pieve di Cadore.
Anche i siti non-istituzionali che cercano di presentare le nostre attrattive turistiche hanno le loro pecche (difettini non gravissimi …) e possono e devono essere migliorati. Ma, almeno, questi difetti mostrano un’anima.