la funivia delle Tre Cime di Lavaredo, venghino siore e siori
In questo scorcio di stagione il primo premio del concorso “Ricamificio turistico 2020” va a tale SiViaggia che si definisce “il portale verticale di Italiaonline dedicato agli amanti dei viaggi”. Il ricamo è relativo alle Tre Cime di Lavaredo, in particolare al perché siano così magnetiche per i turisti.
L’articoletto è nell’insieme un vaporoso cazzeggio, a vanvera, che raggiunge l’apice del “come viene viene” lì dove si tratta della modalità più consona per raggiungere la magnetica mèta. No, niente futuristico teletrasporto ma una più terrestre funivia. Ebbene sì, la funivia delle Tre Cime di Lavaredo, venghino siore e siori.
Dopo aver descritto con dovizia di particolari “i tre massicci” (massicci?? se le Tre Cime, che misurano alla base 1,5 km, sono 3 massicci, il vicino Gruppo del Sorapiss che cos’è: una cordigliera?):
I tre massicci, la Grande, quella centrale alta 2.999 metri, la Cima Ovest di 2.973 metri e la Piccola, di 2.857 metri,
ecco il coup de théâtre (enfasi nostra):
oggi sono facilmente raggiungibili da chiunque grazie alla funivia che porta ogni giorno alla base delle cime i turisti…
Ma il cazzeggio non è finito con l’arrivo della funivia, altre mirabilie ci aspettano. Se la rutilante funivia ha il pregio di giungere… “alla base delle cime”, i rifugi, caro turista, sono lassù…
Tre sono i rifugi in cima alle Tre Cime:
dove volano i polli le aquile. Tutti e tre, in cima alle Tre Cime (che sfiga galattica!).
(a parte queste due perle, che da sole valgono il primo premio del citato concorso, ma bastava anche la sola funivia, vi sono altre parti del cazzeggio che cazzeggiano… prossimamente su questi pixel)