Il Landeshauptmann, già gigante di suo, sale sulle spalle di altri giganti per giungere a vedere cose che a noi sono precluse. Per esempio questa:
Nel frattempo il Mattarello, che interpretando alla cazzo la CPBDM (cost. + bella del mondo) ha appena soffocato il nascente governo Conte, chiama a sé il Cottorello, con l’unica intenzione di rassicurare i mercati.
I mercati, dal canto loro, vistosi arrivare il Cottorello, che non avrebbe avuto la fiducia neanche se fosse andato a piedi scalzi a Lourdes, ti fanno schizzare lo spread come un geiser, tanto che Claudio Borghi della Lega alza le mani e dice “Cazzo guardate noi!”. Il Mattarello, coi mutandoni gonfiati dalla paura, richiama in fretta dal cortile i ragazzacci, con Savona spostato ai rapporti con la UE e Tria, un Savona con meno steroidi, all’economia.
Da tutto ciò la riformulazione, diremmo ad usum Delphini, del nostro:
“Ritengo innanzitutto positivo che sia stata messa la parola fine ad una fase di incertezza politica e istituzionale – commenta Kompatscher – ora l’Italia ha un governo, e l’augurio è che sia in grado di dare stabilità al paese e di operare in uno spirito pienamente europeo”.
Suvvia, Kompatscher, si tratta solo di leccare un culo diverso da quelli precedenti: questa volta è gialloverde. Chessaramai!
(immutata stima per ciò che l’AA ha fatto e continua a fare con l’Autonomia, anche e soprattutto in questi ultimi anni nei quali ha finalmente fatto a meno, quasi del tutto, dei sussidi dello Stato italiano)