La giunta comunale di Calalzo di Cadore nel dicembre scorso con propria delibera ha espresso parere favorevole in relazione “alla proposta formulata dalle Guide Alpine Tre Cime di Lavaredo di poter svolgere sul territorio comunale e nelle zone suindicate la pratica dell’eliski”.
Non intendo affrontare il solito problema, già affrontato per gli elipranzi al rif. Ciareido al top della stagione estiva, legato – questa volta – alla pratica dell’eliski. In realtà mi ha incuriosito – in particolare – un passo della delibera della giunta calaltina che ho trovato riportata nell’articolo “Un motivo per impedire l’eliski sull’Antelao” e che qui propongo:
7) dovranno essere utilizzati elicotteri che riducano il più possibile il rumore e le emissioni inquinanti;
Talentuosa formulazione che lascia presagire che “in giro” vi siano elicotteri sia più rumorosi che più inquinanti di altri. Cosa peraltro verosimile. E’ davvero encomiabile – lo converrete – lo sforzo di chi ha redatto questo passo della delibera. Parimenti encomiabile lo sforzo che ha fatto poi sindaco e giunta a farla propria e a “proporla” al volgo (che è come fare un carico di lavatrice con o senza ammorbidente).
E’ come dire a uno, uno qualsiasi, cerca di essere il più possibile intelligente, il più possibile bravo, il più possibile … Buttati nudo in piscina ma, mi raccomando, non bagnarti troppo. Sparati al ginocchio ma cerca di non farti troppo male. Ubriacati responsabilmente. Che poi non è solo una questione di forma, ma anche di contenuto. In termini contenutistici sarebbe come imporre con delibera la fabbricazione di mine anti-uomo … con materiali ecocompatibili (c’è un certo divario e scarto, no, tra fine e mezzo).
Capite che cotanta formulazione legislativa introduce anche qualche dubbio di natura sia operativa che interpretativa. Per esempio, ci sarebbe il bisogno di formulare anche il metodo per verificare se gli elicotteri eventualmente utilizzati soddisfino o meno l’introdotta prescrizione. Che facciamo? Basta un’autocertificazione? Basta il bollino blu di un’officina qualsiasi appiccicato sulla punta dell’elica? Chiamiamo quelli della RAF? Facciamo fare la verifica direttamente al sindaco?
E’ bello sapere che in giro ci sono sindaci che, mentre le caprette ti fanno ciao, sono impegnati a tutelare in modo così appassionato l’ambiente senza tuttavia rinunciare al progresso ed ai benefici che questo comporta. Insomma, noi con questi amministratori ci sentiamo davvero nell’ormai classica “botte di ferro“. Ed è un piacere, come in questo lampante caso, registrarne le gesta.
(immagine: klpteatro.it)