caserma di Soracrepa: la lungimiranza e acutezza degli avvocati ‘de comun’
Il 24 dicembre @OH-OH !! scriveva riguardo alla “nota causa“:
La notizia che tale Derossi, (da non credere), abbia presentato in ritardo la domanda di appello, per la nota causa, e quindi esce di scena, stranamente non ha provocato commenti. Chiederei a chi si è dedicato all’argomento, con più passione, con quale spirito hanno accolto la notizia.
cui io replicavo sbrigativamente:
@OH-OH !!, adesso sono costernato. Appena mi sono “rifatto”, se mai riuscirò a superare questa tremenda prova, te ne darò conto.
Sono ancora costernato ma, pian pianino, me ne sono fatta una ragione e adesso qualcosa in più la posso dire, premettendo che nient’altro so oggi al riguardo (né sapevo prima) più di quanto OH-OH !! abbia detto nel proprio commento precedentemente riportato.
La costernazione non era ieri – e non è oggi – dovuta all’infausta circostanza, secondo quanto riportato da @OH-OH, per la quale il De Rossi sia “uscito di scena” per aver presentato – “(da non credere)” – la domanda di appello in ritardo, quanto piuttosto al rendermi conto che
di tale colpevole ritardo i “super” avvocati de comun c’abbiano messo quasi tre anni per rendersene conto !!!
è infatti datata 11.02.2011 la notifica al ns. Comune dell’atto di citazione d’appello con il quale la Cooperativa caserma Soracrepa impugnava la sentenza n. 732/09 del Tribunale di Belluno. Non solo, la domanda che mi sorge ora spontanea è:
quale quota “virtuale”, da prendere dagli ultimi 35.000 euri che il comune deve (per ora) allo studio legale che segue il caso, sarebbe da riconoscere a queste “aquile” per essersi accorti che (cosa “da non credere”) il De Rossi avrebbe presentato domanda di appello in ritardo?
In poche parole, basteranno quei 35.000 euri o (vedere al riguardo a proposito di fioriere e dei 35.000 euri ‘di avvocati’ per la caserma di Soracrepa), per essersi accorti del ritardo con tale ritardo (scusate la ripetizione ma … a tre anni di distanza … capirete), dobbiamo iniziare a pensare che ce ne vogliano ancora – per dire – altri 10.000 ??
(mi scuso del fatto che non seguendo l’attività della giunta non so se nel frattempo gli avvocati in questione abbiano già battuto cassa ed eventualmente per quanto)
Insomma, stanti i fatti così come evocati da @ OH-OH !!, si potrebbe dar vita ad un agile sondaggio col quale attribuire un punteggio per determinare se, in questa circostanza, agli avvocati “de comun” sia più consono attribuire la figura di prìncipi del foro o, più semplicemente, quella di prìncipi del buco, cosa che per ora resta indeterminata.