campagna referendaria “L’acqua non si vende”: firma anche tu!
Io ho già firmato qualche giorno dopo l’apertura della raccolta firme (15 o 20 giorni fa). Ho visto il seguente comunicato uscire sul sito comunale di Pieve e, visto che lì mi stavo per recare, ho unito le due cose.
Il Comitato Promotore dei referendum sull’acqua sta raccogliendo le necessarie firme per la presentazione alla Corte di Cassazione della proposta di referendum sui tre quesiti di seguito elencati:
Quesito N.1 Fermare la privatizzazione dell’acqua (abrogazione dell’art.23 bis. L.133/08);
Quesito N.2 Aprire la strada della ripubblicizzazione (abrogazione dell’art.150 del D.Lgs.152/06);
Quesito N.3 Eliminare i profitti dal bene comune acqua (abrogazione di parte del comma 1 dell’art.154 del D.Lgs.152/06).Le firme possono essere apposte sui modelli prestampati e disponibili presso l’Ufficio Anagrafe/Elettorale del Comune di Pieve in orario di aperura al pubblico: dal lun. al ven. dalle 10.00 alle 12.30, il lun. e giov. pomeriggio dalle 17.00 alle 18.00.
Il sito di riferimento per la campagna referendaria “L’acqua non si vende” è www.acquabenecomune.org, mentre l’indirizzo della pagina specifica relativa alla raccolta delle firme è questo. Per la provincia di Belluno: www.acquabenecomunebelluno.info pagina fecebook di Acqua Bene Comune Belluno.
Si può firmare in ogni comune della provincia di Belluno, fino alla chiusura della raccolta che è fissata per il 4 luglio. Anche in questo caso devo rilevare che l’informazione fornita dai nostri comuni non è proprio il massimo, per non dire che è in DEFICIT (mi riferisco all’informazione via internet, anche se dubito che quella “normale” abbia mai avuto, nel caso del referendum di cui stiamo parlando, la giusta visibilità). Sempre che non saltino fuori pagine che non ho visto.
Mettetevi in testa che è inutile lamentarsi e poi, quando qualcun altro organizza una difesa dei nostri diritti, come nel caso dell’acqua bene comune, non dare il proprio sostegno perché si ha qualcosa d’altro da fare. Se ci credi FIRMA, vinci la pigrizia e l’idea che “tanto ce la fanno anche senza di me” (a raggiungere il numero legale di firme). Dovete saper gustare quella splendida sensazione di aver messo le “dita negli occhi” a chi ci vuole sudditi ed obbedienti.
L’obiettivo delle 500.000 firme è già stato raggiunto. Ma si deve andare a firmare per dare peso civico e sociale all’iniziativa. In provincia di Belluno c’era l’obiettivo di raggiungere 2500 firme, obiettivo ampiamente superato (i dati mi sono stati riferiti dal referente regionale della Campagna Referendaria Valter Bonan). NON BASTA.