Cadore: chi è il sesto leghista (o della deriva omeopatica della LN)
Premetto che l’articolo scarurisce da un banale “incrocio di dati” raccolti casualmente in rete. Va precisato anche, come ampiamente dimostrato in orgoglio leghista: non a Bergamo, ma in Cadore, che in virtù della cosiddetta “legge dei grandi numeri”, considerando la popolazione dei votanti, nel Cadore in generale ed a Lozzo in particolare, ogni due votanti uno ha sicuramente votato Lega alle ultime elezioni regionali (la percentuale di voto leghista a Lozzo di Cadore fu infatti del 45,1%).
Che è come dire che, dato sindaco e vicesindaco, uno dei due è leghista (prego astenersi da facili battute). Allo stesso modo, dato il consiglio comunale, 6 di loro devono per forza essere leghisti. Se vi fate la passeggiata di Costa ed incontrate 20 persone, 10 amano Alberto da Giussano. Se all’ultima messa c’erano 50 fedeli, 25 fra loro sono pii leghisti. Precisiamo: “sono” o, più prudentemente, lo “sono stati”.
Ma veniamo all’incrocio di dati sulla rete.
Su Bellunopress trovo il lamento di un leghista che, fra tante altre cose, scrive:
[…] Di chi è la colpa se il giorno prima in Cadore vi erano 6 persone compresi i candidati ed il segretario alla riunione per le elezioni politiche? 6 persone?
Affermazione che poi ribadisce qualche riga più sotto tirando in ballo segretario provinciale e vicesegretario federale:
Il giorno prima in Cadore c’erano 6 persone presenti alla riunione, lo conferma il Segretario Provinciale, il Vicesegretario Federale Caner costretto a disertare la riunione per evitare figuracce e di mischiarsi con questa situazione, e queste sarebbero “polemiche assurde, inesistenti”?
Ora, per quel che ho potuto vedere, di riunioni ce n’erano due, una a Lozzo ed una a Santo Stefano. Dall’accorata lettera del lamentantesi leghista non si comprende a quale delle due riunioni in Cadore faccia riferimento. Tenendo presente che S. Stefano è certamente Cadore ma è connotato più facilmente come Comelico, viene da pensare che quella riunione, quella delle sei persone sei, sia stata quella di Lozzo.
Ma se è quella di Lozzo, e questa è la foto che immortala un attimo della medesima, dato per scontato – in questo periglioso ed ardito inferire – che il quinto leghista sia il fotografo postatore della medesima, sono roso da un dubbio che atroce non è ma che tuttavia mi perseguita: chi potrà mai essere il sesto leghista?