Cadore: bilancio demografico 2018 a -6,8 per mille (-11,3 Centro Cadore, -2,6 Comelico, -3,7 Val Boite)
L’Istat ha reso pubblici i dati del bilancio demografico del 2018 (sono ancora definiti provvisori: mancherà qualche aggiustamento qua e là 🙂 ). Riprendendo la nenia relativa al bilancio 2017, quest’anno Nani migliora, Bepi peggiora, Toni è ancora così così: in media il clan fa un pochino meglio del 2017.
Alla guida della classifica paesana del collasso demografico troviamo Perarolo con -53,8‰ cui segue Cibiana -33,0‰, Ospitale -28,5‰, Domegge -23,0‰ Borca -19,8‰ e Calalzo -16,0%. Il miglior risultato è di S. Vito con +15,5‰ seguito da Lorenzago +7,2‰, Lozzo e S. Pietro con +3,7‰. A livello comprensoriale è il Centro Cadore a registrare il peggior risultato con un saldo totale di -11,3‰ (nel 2017 -8,0‰), seguito dalla Val Boite con -3,7‰ (nel 2017 -6,3‰) e dal Comelico-Sappada(*) a -2,6‰ (nel 2017 -13,1‰).
Nei tre comprensori i saldi naturali sono: Centro Cadore -7,3‰, Comelico-Sappada -5,7‰, Val Boite -5,7‰; quelli migratori sono: Centro Cadore -4,1‰, Comelico-Sappada +3,1‰, Val Boite +2,0‰.
Il Cadore chiude il 2018 con un saldo totale di -6,8‰ (nel 2017 -8,7‰), un saldo naturale a -6,4‰ (nel 2017 -6,0‰) e un saldo migratorio a -0,4‰ (nel 2017 -2,7‰). Provincia di Belluno a -3,1‰ (nel 2017 -4,3‰), Provincia autonoma di Bolzano a +6,5‰ (nel 2017 +6,7‰), Provincia autonoma di Trento a +2,2‰ (nel 2017 +2,4‰), Veneto a +0,4‰ (nel 2017 +0,5‰), Italia a -2,1‰ (nel 2017 -1,7‰).
Dai che con le Olimpiadi del 2026 ci diamo dentro e ci mettiamo a posto.
(*) Nota bene: i dati di Sappada, ancorché passata al FVG, sono stati mantenuti per garantire la coerenza con i bilanci demografici degli scorsi anni.