Bressa, le province ed il Senato federale (che provi ad andarlo a proporre in Alto Adige)
Deliri di questo genere non te li fai scappare neanche se ti legano ad un palo e ti lasciano 4 giorni e 4 notti in balia della tramontana (quella che ti succhia il midollo). E’ più probabile che siano l’esito di degustazioni a robusta carica euforica, roba forte che ultimamente sembrerebbe girare fra i piddini (non si spiegherebbe altrimenti la produzione di tutto quel piddume).
Per Bressa la riforma «esalta la vera cultura autonomista perché l’ente di secondo livello funzionerà come un Senato federale, rappresentando il territorio e non la politica. Ma per poter attuare pienamente questa svolta, serve una profonda rivoluzione culturale anche da parte dei sindaci che escono esaltati da questa riforma».
Perché il bressino, che innalza nel bellunese questo inno alla gioia, non va da Rossi e Kompatscher a proporre la deforma (una riforma del cazzo) che tanto decanta? Perché non va da loro a dire che un ente di secondo grado “esalterebbe la vera cultura autonomista” funzionando come un “Senato federale, rappresentando il territorio e non la politica“? Che cavolo se ne fanno di un ente elettivo? In Alto Adige, per dire, che cavolo se ne fanno della “politica” quando basterebbe la rappresentanza del “territorio”?
Ma il bressino non ci andrà.
Non ci andrà perché, se solo lo facesse, i due presidenti gli taglierebbero il sacchetto scrotale e lo darebbero in pasto ai corvi (con ciò relegando il resto della sua carriera a ventilare le ancelle di un harem da qualche parte nel mondo).
(però è venuto nel bellunese a dirlo, e il piddume bellunese si è messo a fremere, agitatissimo, come un gallo forcello in fregola; quello del PD bellunese, invece, che si agitava per un ente Provincia elettivo … un vago ricordo che i piddini stanno nascondendo: impresa non propriamente difficile considerato che il PD è una vera e propria discarica di “idee”)