#blackout-del-Cadore 28-12-2013 (piccoli peones crescono /1)
(cominciarono subito, per primi i parassiti parlamentari, a farsi avanti con la spada sguainata … Eh, quel nodo infrastrutturale del Bellunese. In un anno, quanta strada, quanta strada abbiamo fatto eh!)
piccoli peones crescono (Christmas storm edition) /1
Uno dei peones che la provincia di Belluno ha mandato a Roma alle ultime elezioni politiche, tale Piccoli, ha incontrato a Pieve di Cadore alcuni sindaci in relazione ai primi esiti del black out provocato dalla “tempesta di Natale” (Christmas storm):
[…] “Ho espresso loro la mia più totale vicinanza e la mia gratitudine ma anche l’esigenza di partire proprio da questa emergenza per portare in tutte le sedi istituzionali il nodo infrastrutturale del Bellunese”.
“Per far fronte a questa problematica, occorre agire su più piani, coinvolgendo Regione e Ministero, ognuno per le proprie competenze”, afferma Piccoli. “Stiamo vivendo una situazione paradossale ed è giusto denunciarla con forza: il Bellunese soffre un gap infrastrutturale terribile. In queste ore lo stiamo toccando con mano”.
Ora, dico, ma il peones forzista in questione, crederà mica che ci siamo dimenticati che è stato non solo sindaco ma presidente del Bim a cavallo di due mandati ?
Crederà mica che qualcuno fra noi sia disposto a ritenere che chi si è visto passare sotto agli occhi, nelle vesti appena citate, gli 80 milioni di euri – diconsi ottanta milioni di euri – costituenti il vergognoso buco del Bim-Gsp, avallandolo a approvandolo nel corso degli anni con il proprio voto assembleare, sia in grado non tanto di affrontare, ma anche solo di poter lontanamente pensare alle problematiche infrastrutturali del Bellunese?
ah ah ah ah
eh eh eh eh
uh uh uh uh
ih ih ih ih
No, dico, ma per chi ci ha presi?
Che non convenga, al peones forzista, tornarsene a cuccia a sgranocchiare un altro tipo di osso?