Bim-Gsp: tutti i sindaci che hanno votato ‘sì’ all’aumento del 30% della tariffa
Ci aveva già pensato il Corriere delle Alpi ad informare sull’argomento. Ma fa niente, repetita iuvant.
Ecco i sindaci favorevoli all’aumento
BELLUNO. I cittadini da tempo chiedono i nomi dei responsabili del dissesto di Gsp. Vogliono sapere chi ha sbagliato, chi ha permesso che si arrivasse a un buco da 80 milioni di euro. E ne hanno il diritto.
Oggi facciamo i nomi di chi ieri ha votato per l’aumento della tariffa dell’acqua, unica soluzione, hanno sostenuto, per salvare Gsp. Lo hanno fatto 45 Comuni, sui 51 presenti all’assemblea dell’Ato, ed è giusto che i cittadini sappiano di chi si tratta. Oltre a Belluno e Feltre hanno votato l’aumento del 30% Agordo, Alleghe, Arsiè, Canale d’Agordo, Castellavazzo, Cencenighe, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Danta, Falcade, Farra d’Alpago, Gosaldo, Lentiai, Longarone, Lorenzago, Lozzo, Perarolo, Pieve d’Alpago, Ponte nelle Alpi, Puos d’Alpago, San Pietro, San Tomaso, San Vito, Santa Giustina, Santo Stefano, Sappada, Sedico, Selva di Cadore, Seren, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Taibon, Trichiana, Vallada, Valle di Cadore, Vigo, Vodo, Voltago, Zoldo Alto e Zoppè. Il 45esimo è il voto della Provincia.
Hanno votato contro l’aumento della tariffa 4 sindaci: Cortina, Pieve di Cadore, Auronzo e Forno di Zoldo.
Astenuti Tambre e Mel.
Assenti all’assemblea Calalzo, Cesiomaggiore, Chies, Cibiana, Fonzaso, Domegge, La Valle, Lamon, Limana, Livinallongo, Ospitale, Pedavena, Rivamonte, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Nicolò di Comelico. (a.f.) 21 aprile 2012